MATTIA TODISCO
Sport

L’impronta italiana. Da Buongiorno a Scalvini. Ecco gli altri “azzurri“ nel mirino dell’Inter

Al gruppo che comprende Darmian, Acerbi, Bastoni, Barella, Dimarco, Frattesi potrebbe aggiungersi il capitano del Torino o il giovane centrale della Dea . Occorre però un investimento molto importante. E c’è tanta concorrenza.

Da Buongiorno a Scalvini. Ecco gli altri “azzurri“ nel mirino dell’Inter

Da Buongiorno a Scalvini. Ecco gli altri “azzurri“ nel mirino dell’Inter

Se c’è un tasto su cui Beppe Marotta preme spesso e volentieri è quello dell’appartenenza. Ogni scelta di mercato fatta dall’amministratore delegato per la parte sportiva, dal ds Piero Ausilio e dal vice Dario Baccin, va nella direzione di regalare all’Inter un gruppo che possa essere coeso e in cui si avverta la volontà di andare tutti nella stessa direzione. Cambiando dodici giocatori, come la scorsa estate, questo senso di unità si può avere solo poggiando su uno zoccolo duro di calciatori che resiste ai cambiamenti e che in buona parte è di nazionalità italiana. Le fortune passate del club, in realtà, sono spesso state legate a un cuore internazionale. Il Triplete del 2010, il momento più alto della storia interista, è stato realizzato con un capitano argentino e tanti giocatori arrivati oltre i confini tricolori. La maggioranza.

Il comune denominatore con l’Inter di oggi è la nazionalità del giocatore con la fascia al braccio (Lautaro Martinez) ma ci sono tanti elementi cruciali che sono invece italiani, nazionali che Spalletti chiamerà per i prossimi Europei. Acerbi, Bastoni e Barella erano già nel gruppo che vinse l’edizione 2021, a loro dovrebbero aggiungersi Darmian, Frattesi e Dimarco, più Audero, Sensi e Di Gennaro che infoltiscono la colonia di connazionali. Chissà che dal prossimo mercato non arrivino altri papabili azzurri. È noto il gradimento per Alessandro Buongiorno, per esempio, che proprio domenica ha affrontato i nerazzurri prendendo in consegna ora Martinez, ora Thuram. Il Torino ha la quarta difesa del campionato nonostante abbia dovuto rinunciare per quasi tutto il campionato a Schuurs e uno dei motivi dei numeri positivi in retroguardia è proprio il capitano granata. Anche per questo la sua valutazione è alta, Cairo non lo lascerà andare per meno di 40 milioni. Anche il Milan sta facendo delle riflessioni sul ragazzo, così come alcuni club di Premier hanno preso informazioni. La rassegna continentale potrebbe addirittura aumentarne il valore. L’altro azzurro che piace molto in casa Inter è Giorgio Scalvini, ma anche qui la valutazione è molto simile e la concorrenza ampia.

C’è poi da capire se davvero l’Inter infoltirà la rosa con un altro centrale. A momento ne ha sei sotto contratto, ma Acerbi ha 36 anni, De Vrij 32 ed entrambi hanno avuto qualche acciacco quest’anno. Col calendario riempito dalla nuova Champions League e dal Mondiale per club, non è detto che la dirigenza non decida di aggiungere un tassello per reparto. Non di più perché, come ha detto di recente Ausilio, una rosa troppo larga rischia di non far sentire coinvolti tutti i giocatori.

Nelle altre zone del campo in cui si stanno cercando profili adatti, in realtà, le candidature riguardano soprattutto calciatori stranieri: Gudmundsson, Zirkzee, tra gli esterni Holm. Senza dimenticare che a contratto c’è un giovane dal grande futuro (e presente) come Giovanni Fabbian, in prestito al Bologna ancora per una stagione e con la possibilità di un controriscatto a proprio favore. Tra i più giovani Zanotti, Francesco Pio Esposito, Oristanio. Tutti elementi che potrebbero essere utilizzati come pedine di scambio per arrivare ad altri innesti oppure crescere ancora in prestito sognando un rientro alla base.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su