Regionali Lombardia, Del Bono: io candidato? No a toto nomi

L'attuale sindaco di Brescia: "La scelta dovrà essere fatta entro qualche mese, la prossima primavera-estate è il tempo giusto"

Il sindaco di Brescia Emilio Del Bono

Il sindaco di Brescia Emilio Del Bono

Brescia- Archiviate le comunali di quest'autunno la politica lombarda è già proiettata verso le regionali, che si terranno nel 2023. Il governatore in carica, Attilio Fontana, per ora ha preso tempo in merito a una sua ricandidatura dicendo di essere concentrato sulla gestione della quarta ondata. Quel che è certo è che il centrosinistra, sulla spinta dei risultati delle recenti amministrative e della riconferma di Beppe Sala a Milano, vuole tentare la scalata al Pirellone, dopo decenni di dominio del centrodestra. Ma chi potrebbe essere il candidato per la sfida a Palazzo Lombardia? Tra i nomi più quotati c'è quello del sindaco di Brescia Emilio Del Bono. "Il totonomi è l'ultima cosa che mi interessa - ha detto il primo cittadino della Leonessa, al suo secondo mandato -. Innanzitutto dobbiamo impostare l'approccio della campagna elettorale, lì si scioglie anche il nodo dei nomi. La scelta dovrà essere fatta entro qualche mese, la prossima primavera-estate è il tempo giusto". 

Alla passata tornata il confronto alle regionali fu tra Attilio Fontana (subentrato a Roberto Maroni) e l'attuale sindaco di Bergamo Giorgio Gori. "Prima dei nomi - ha aggiunto il sindaco bresciano -, bisogna fare una riflessione per arrivare all'appuntamento preparati, uniti, con una proposta che sia alternativa all'attuale governo della Regione. Il modello su cui dovremo lavorare sarà quello del buon governo delle città di fronte a una faticosa gestione regionale". A chi gli chiedeva se lo strumento per scegliere il candidato del centrosinistra dovrà essere quello delle primarie, Del Bono ha risposto che "sceglierà il partito e la coalizione. Intanto amministriamo le città e facciamo il nostro dovere. Ci sono tante persone qua in Lombardia che possono ricoprire questo ruolo, lasciamo che le cose maturino".