Laura Castelletti sindaca di Brescia: “Vinto contro una sfilata di big di Governo e Regione, la città decide in autonomia”

La soddisfazione della candidata del centrosinistra, eletta alla guida di palazzo Loggia dopo dieci anni da vice di Emilio Del Bono

Laura Castelletti festeggia la vittoria a Brescia

Laura Castelletti festeggia la vittoria a Brescia

Brescia – I dati sono sembrati chiari già quando le sezioni scrutinate erano 40 su 203, ma i vincitori hanno atteso che si arrivasse almeno alla metà delle sezioni per avere la conferma della vittoria. Attorno alle 18.30 il corteo guidato da Laura Castelletti è arrivato in palazzo Loggia, tra applausi e bandiere, al grido di "Laura sindaca". Dato poi inevitabilmente confermato quando, a notte fonda, le operazioni di spoglio si erano concluse in tutte le 203 sezioni elettorali del capoluogo. 

"In queste settimane abbiamo visto la Regione sfilare - ha detto Castelletti, che arriva sul gradino più alto di palazzo Loggia dopo dieci anni come vice di Emilio Del Bono -. Abbiamo visto ministri stazionare a Brescia, esponenti del Governo. Il voto dimostra che Brescia decide in autonomia, il voto dei bresciani ci ha premiato. Non abbiamo avuto bisogno delle sfilate dei big per vincere. Ora torneremo a lavorare. Ho sempre lavorato, non ho paura di lavorare. Non sono donna sola al comando. C'è stato un lavoro di squadra fortissimo e continuerà a esserci”. Tra i primi ad accoglierla, in Loggia, lo stesso Del Bono. “Un grande amministratore e una presenza significativa per me in questa campagna elettorale”, chiosa Castelletti.

Clima decisamente diverso nel comitato elettorale di Fabio Rolfi, dove si commenta senza ipocrisie che è stata una sconfitta pesante, inattesa per i numeri. ”La sconfitta fa male - ha spiegato Rolfi - ma la città va ascoltata. Sappiamo che Brescia non è una piazza facile, abbiamo consolidato comunque un risultato importante da cui partire per fare una buona opposizione. Cosa è andato male? Sono mancati un po' di votanti, bisogna alzare l'affluenza. Non siamo riusciti a motivare molti elettori di centrodestra, che sono rimasti a casa”.