Un brutale pestaggio in centro L’aggressore preso dopo due mesi

Brescia, la Polizia arresta il responsabile che nella stessa sera diede un pugno a un altro uomo

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Nella stessa sera ha pestato due persone. A uno sconosciuto, in particolare, ha letteralmente spaccato la faccia per un motivo banale: la richiesta da parte della vittima di lasciar libero il passaggio sul marciapiede. A due mesi da quel sabato - era il 22 novembre – la Polizia ha rintracciato il presunto autore delle violenze: è un trentenne bresciano, nelle scorse ore finito in custodia cautelare – ai domiciliari – per lesioni gravi e pluriaggravate. Gli agenti della Squadra Mobile, coordinata dal dirigente Carmelo Alba, hanno raccolto indizi di colpevolezza sufficienti per ottenere dal gip la misura. Nessun precedente penale, passione per le arti marziali, buona famiglia alle spalle, un lavoro in azienda, l’uomo arrestato stando all’accusa si è reso protagonista di una doppia aggressione nei dintorni di piazzale Arnaldo. L’episodio più grave ha coinvolto un coetaneo, un bancario, finito in ospedale con 50 giorni di prognosi e che tuttora, dopo numerosi interventi chirurgici, non si è ripreso. A quanto ricostruito passeggiava in centro con l’intenzione di rincasare dopo aver cenato fuori.

Mentre percorreva vicolo dell’Ortaglia, si sarebbe trovato il passaggio ostruito da un gruppo di persone vocianti che stazionavano compatte. La richiesta di poter passare, unita a uno scambio di battute e una presa in giro, sembra, per una frase pronunciata con accento meridionale, ha scatenato una reazione di una brutalità inaudita. Il violento ha assalito il passante, l’ha scaraventato a terra e lo ha pestato a sangue fino a provocargli fratture multiple maxillofacciali. A chiamare i soccorsi sono stati altri passanti, che hanno trovato il malcapitato a terra con il volto devastato. Le indagini si sono rivelate non semplici. La Polizia non poteva contare sulle immagini della videosorveglianza, assente nel luogo del pestaggio, e su testimoni. Nella stessa serata, però, si è scoperto che un’altra persona, un quarantenne, nella stessa zona era stata aggredita da un uomo con un pugno in faccia dopo una lite in un locale. In questo caso aggredito e aggressore pare si conoscessero. Incrociando i dati, la Mobile è riuscita a risalire all’identità dell’autore delle violenze. Con ogni probabilità, come evidenzia il gip nell’ordinanza, l’arrestato era sotto effetto di alcol e droga. Determinante per la risoluzione del caso anche il rinvenimento sulla scena del crimine di un paio di occhiali, da lui smarriti. Beatrice Raspa