"Se scende il lago d’Idro 7mila nei guai"

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Allarme rosso a causa della siccità in Lombardia e in particolare nel Bresciano e nel mantovano, dove ben 7mila aziende agricole, secondo la stima di Coldiretti e del Presidente nazionale Ettore Prandini sono a rischio a causa del livello del lago d’Idro e la conseguente chiusura del Grande Naviglio Bresciano e di tutti i canali che da esso si dipartono. Ettore Prandini ha rivolto un appello all’agenzia interregionale per il fiume Po (Aipo), all’autorità di bacino distrettuale del fiume Po e agli assessori regionali Massimo Sertori e Fabio Rolfi, "affinché - si legge in una nota dell’associazione di agricoltori - si faccia uno sforzo straordinario per consentire di continuare a garantire l’acqua ai campi per almeno una turnazione di altri otto giorni". Intanto - fa sapere la Coldiretti Lombardia - nelle campagne "è corsa contro il tempo per cercare di salvare il salvabile con gli agricoltori che in diverse aree del territorio hanno iniziato a trinciare il mais da foraggio con circa un mese di anticipo per evitare di vedere seccare tutto in campo; mentre la raccolta del pomodoro spinta dalle temperature bollenti è iniziata nelle scorse ore con una settimana di anticipo". Intanto da Pavia il Governatore Attilio Fontana ha dichiarato: "Purtroppo siamo arrivati a un tale livello di siccità, che sta finendo l’acqua per l’agricoltura". Nei prossimi giorni chiuderà i rubinetti anche il Sebino, che serve le campagne bresciane e bergamasche.