FEDERICA PACELLA
Cronaca

Brescia, l’ombra di Omicron sul ritorno a scuola

L’assessore all’Istruzione: "La didattica in presenza sarà direttamente proporzionale al numero di vaccinati"

Covid a scuola

Brescia, 2 gennaio 2022 -  L’ombra di Omicron si allunga sul rientro a scuola dopo le feste di Natale. I prossimi giorni saranno decisivi per sciogliere i nodi del ritorno in presenza negli istituti scolastici, che a Brescia, come in tutta la Regione, riapriranno il 10 gennaio. "Bisogna incentivare la vaccinazione – sottolinea l’assessore all’Istruzione del Comune di Brescia Fabio Capra – le famiglie dovrebbero sfruttare questo periodo di ferie per aderire alla campagna vaccinale. Secondo il mio punto di vista, la didattica in presenza sarà direttamente proporzionale al numero di vaccinati".

Nelle scuole del Comune (dai nidi alle medie), l’ultimo report di Ats relativo al 28 dicembre parlava di 207 casi positivi in 217 classi, con 3871 compagni e 166 docenti coinvolti perché entrati in contatto. Per il rientro in aula a gennaio servirà il provvedimento di Ats di fine quarantena per i positivi e l’esito del tampone (molecolare o antigenico) negativo. "Non sono preoccupato più di tanto – sottolinea Capra – le nostre scuole fino ad ora hanno retto". Va detto che in questi mesi le scuole hanno adeguato spazi e orari alle circostanze. A Orzinuovi, ad esempio, la direzione dell’Istituto Comprensivo ha deciso di non riaprire lo spazio mensa almeno fino al 21 gennaio, alla luce dell’aumento dei contagi. In città, alla scuola primaria ‘Ugolini’ si era provveduto allo screening su tutti gli studenti, visto che due terzi delle classi erano finite in quarantena. Non è escluso che, per il rientro, la scelta di tornare in presenza o meno sarà differenziata per aree. Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi nei giorni scorsi non ha escluso micro-chiusure in casi straordinari o con focolai isolati, sottolineando però la contrarietà al ricorso alla didattica a distanza tout-court. Qualche novità potrebbe arrivare per le norme sulle quarantene, che potrebbero ‘trasformarsi’ in autosorveglianza per i vaccinati, soluzione che sarebbe, però, poco efficace se la campagna vaccinale degli under-12 non decollerà: in Lombardia, solo il 12% della fascia 5-11 anni ha ricevuto la prima dose (il 24% ha la prenotazione). Le principali soluzioni su cui puntare sembrano quindi screening di massa, col supporto del ministero della Difesa, e mascherine Ffp2. "Già lo scorso anno – ricorda Capra – come Comune avevamo iniziato a lavorare per il tracciamento in vista del rientro a scuola dopo le vacanze di Natale, mettendoci anche risorse nostre. Per le Ffp2, come Comune ne siamo dotati. Noi non possiamo che essere contenti di collaborare, ma ora dobbiamo attendere indicazioni dalla Regione e dal Ministero".