"Per l’esperimento nella fonderia sarà usato un maialino già morto"

Il Tribunale rassicura riguardo al test odierno per l’omicidio Bozzoli

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Dopo le ripetute proteste degli animalisti, e le continue richieste di revocare l’esperimento giudiziale del maialino da buttare in un forno della fonderia Gonzini di Provaglio d’Iseo oggi alle 14,30 nell’ambito del processo per l’omicidio e la distruzione del cadavere di Mario Bozzoli, ieri il Tribunale ha diffuso una serie di puntualizzazioni.

"La notizia del maiale gettato vivo nel forno fusorio è destituita da ogni fondamento – scrive il presidente Vittorio Masia (nella foto), indirizzando una nota alla Lav – Così come spiegato dal presidente della Corte d’Assise". E ancora: "A prescindere da ogni altra considerazione, il suino sarà selezionato tra quelli già deceduti per morte naturale, prelevati quotidianamente dagli allevamenti di ditte specializzate e conferiti all’Istituto zooprofilattico di Brescia per le analisi e lo smaltimento. Sarà utilizzata una carcassa priva di infezioni virali, aspetto che potrebbe comprometterne la fuoriuscita dall’istituto. Il suino – conclude la nota – sarà trasportato in loco in mattinata (oggi, ndr) alla sede della fonderia Gonzini di Provaglio d’Iseo in via Ugo La Malfa 24 da un vettore specializzato, messo a disposizione dallo stesso Istituto. Il servizio di ordine pubblico assicurerà il regolare svolgimento dell’incombente istruttorio e il sereno esercizio della giurisdizione penale garantito dalla Costituzione".

B.Ras.