La chiave del giallo di Marcheno nei conti della fonderia Bozzoli

Il Procuratore generale di Brescia è pronto ad avocarsi un’altra indagine relativa alla fonderia di Marcheno

Mario Bozzoli

Mario Bozzoli

Brescia, 15 maggio 2018 - Il Procuratore generale di Brescia è pronto ad avocarsi un’altra indagine relativa alla fonderia Bozzoli di Marcheno, teatro della scomparsa di Mario Bozzoli. È l’inchiesta su una serie di reati fiscali (70 coinvolti) per cui la Procura ha chiesto una proroga relativa alle posizione dei vertici della Bozzoli coinvolti. Scaduti i termini per l’indagine sarebbe il procuratore Dell’Osso a occuparsene, come ha fatto per gli atti relativi all’omicidio di Mario Bozzoli.

L’avocazione consentirebbe una serie di nuovi accertamenti sui conti della fonderia, poichè per gli inquirenti il motivo della scomparsa di Mario è nelle operazioni finanziarie della famiglia: in particolare nei contrasti col nipote Giacomo (uno dei 4 indagati) che per battere i concorrenti voleva un prodotto di scarsa qualità a costi inferiori, mentre Mario insisteva per mantenere qualità e prezzi alti. Due posizioni inconciliabili che Mario avrebbe pagato con la vita. Il suo corpo poi non sarebbe stato gettato in un forno, ma forse avvolto in sacchi e fatto uscire dall’azienda in un’auto. Nel mirino la vettura di Giacomo, risultata però sempre “pulita”.