La speranza? Le opere coi fondi Pnrr

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Se l’effetto del superbonus rischia di sgonfiarsi, per colpa del cambio di regole sulla cessione dei crediti, a tenere alte le speranze per l’edilizia lombarda sono i cantieri che si apriranno grazie ai fondi del Pnrr. In base alla rilevazione effettuata a fine gennaio, risultano assegnati alla regione circa 7,5 miliardi, pari al 10,6% del totale nazionale delle risorse ripartite (71,3 miliardi).

Rispetto al precedente monitoraggio, si segnala un rilevante incremento del valore delle risorse attribuite alla Lombardia (+ 981 milioni), mentre la quota regionale sul totale nazionale appare invariata. Assegnati alla Lombardia ci sono 7,5 miliardi, il 10% del totale delle risorse attualmente ripartite.

"Riqualificazione del patrimonio residenziale pubblico e Pnrr restano due pilastri delle opportunità di messa a terra di investimenti importanti in Lombardia – sottolinea il segretario di Cna Lombardia, Stefano Binda (nella foto) –. Il tutto con effetti positivi sia sui segmenti socialmente più sofferenti sia sul ceto medio produttivo che può cogliere straordinarie possibilità di fare impresa in modo qualificato".

Un ulteriore aiuto alle aziende potrebbe darla la riduzione dei prezzi dell’energia, che pur in discesa continuano a essere molto elevati: nel corso del 2022 il prezzo medio è stato di 306 euro al megawattora, pari a una variazione del +143% rispetto al dato medio del 2021 e del +665% sul prezzo medio del 2020.

Le imprese assorbono il 77% dei consumi elettrici registrati in Lombardia e l’aumento esponenziale del prezzo dell’energia elettrica ha impattato sui bilanci delle aziende: a carico delle imprese lombarde si stimano maggiori costi per 7,6 miliardi (+87%), 5,4 sull’industria e 2,2 sulle imprese dei servizi.

R.C.