Rogo alla Feltri di Marone, Sebino spaccato in due

Continuano le operazioni di spegnimento dell’area

La Feltri dopo l'incendio

La Feltri dopo l'incendio

Marone (Brescia), 21 aprile 2019 - Un'azienda ferma per molti mesi; 140 tra operai e impiegati assunti che dovranno probabilmente stare a casa dal lavoro più un altro centinaio di addetti di aziende esterne che potrebbero avere dei problemi. La ferrovia Brescia-Iseo-Edolo interrotta nei giorni del ponte pasquale e forse anche più in là. Cento vigili del fuoco al lavoro e un incendio che ieri in serata era sotto controllo ma non era ancora stato domato, almeno in una parte del seminterrato.

Questo il bilancio del rogo che ha devastato l’azienda Feltri di Marone. Una delle due più grandi ditte del paese, specializzata nella produzione di tessuto in feltro, è andata in gran parte distrutta, nonostante il lavoro incessante dei vigili del fuoco di Brescia e Darfo Boario Terme con cui hanno collaborato diversi distaccamenti del territorio tra cui quello di Sale Marasino. «Questa è una tragedia che colpisce la nostra comunità al cuore – spiega Alessio Rinaldi, sindaco di Marone – per fortuna nessuno si è ferito. Gran parte della Feltri, però, è andata distrutta e ora il muro affacciato sulla linea ferroviaria rischia di crollare. Per questo motivo abbiamo disporre il fermo dei treni». Ieri, attorno alle 15, Rinaldi ha firmato l’ordinanza che dispone il divieto di passaggio lungo la strada ferrata fino a quando tutta l’area non sarà messa in sicurezza. Nello stesso documento si richiede anche di agire nei tempi più rapidi possibili per ripristinare la situazione. «Il rischio di inquinamento è sventato – ha specificato Rinaldi – come hanno stabilito i tecnici dell’Arpa. Noi però, a titolo precauzionale, abbiamo chiesto alla popolazione di tenere chiuse le finestre e ai baristi di non fare sedere gli ospiti all’esterno fino alla mezzanotte si sabato».

I vigili del fuoco continueranno a lavorare fino a quando ogni focolaio sarà spento. «Resteremo qui fino a quando sarà necessario –- ha spiegato il caposquadra esperto Romolo Iovinelli, del comando di Brescia – abbiamo impiegato una quarantina di uomini per turno». Ieri mattina si è svolto un sopralluogo con i vertici del comando dei pompieri e della prefettura. Trenord ha istituito un servizio di autobus sostitutivi tra Sulzano, Marone e Pisogne.