Droga a 16enne che si gettò nel fiume, condannato spacciatore

Due anni e quattro mesi al 21enne accusato di spaccio e omicidio colposo

Emanuele Ghidini

Emanuele Ghidini

Brescia, 20 febbraio 2018 - Due anni e quattro mesi a un 21enne bresciano accusato di omicidio colposo e spaccio. E' la condanna decisa dal gip del Tribunale di Brescia.  Il giovane è ritenuto uno dei pusher che il 24 novembre 2013 diede dell'ecstasy al 16enne Emanuele Ghidini che, in preda ad allucinazioni, si gettò nel fiume Chiese a Prevalle, a pochi metri da casa, e morì.

Dopo la morte del figlio il padre di Emanuele Ghidini, Giampietro, ha dato vita ad un'associazione nel ricordo del figlio, chiamata 'Pesciolino Rosso' e va nelle scuole di tutta Italia a sensibilizzare i giovani sul tema della droga. "La condanna deve servire ai ragazzi a capire che lo spaccio non può sostituire un lavoro - ha commentato -. Non posso però essere felice. A questo ragazzo che è stato condannato dico: 'la verità solo tu la sai, io ho perso un figlio, ma sono pronto ad aiutarti se vuoiì".