Brescia, corriere della cocaina a 14 anni: davanti al giudice non parla

Il tribunale dei Minori potrebbe decidere per la messa alla prova

Cocaina a  chili nella cantina  e nello zaino

Cocaina a chili nella cantina e nello zaino

Brescia, 17 maggio 2018 - Dal 13 dicembre 2017 è detenuto nel carcere minorile Beccaria di Milano e lì resterà fino al prossimo settembre, quando tornerà in aula davanti a un giudice del tribunale dei Minori di Brescia. Alla fine dello scorso anno la Finanza lo ha infatti sorpreso con quasi 15 chili di cocaina, circa 4.5 milioni di euro il valore sul mercato, nascosti in casa. E lui, un quattordicenne di origine albanese residente a Brescia con la famiglia, si è difeso dicendo che quella droga la teneva in custodia in cambio di qualche centinaio di euro. In manette era finito anche un suo connazionale di 24 anni (su di lui indaga la Procura di Brescia), l’adulto che lo avrebbe convinto a trasformarsi in un anello della catena del narcotraffico.

Il minore in questi mesi sembrerebbe avere capito l’errore che ha commesso, ma nonostante questo non ha voluto aggiungere altro alle sue prime dichiarazioni. E anche ieri mattina in aula non ha detto nulla che potesse alleggerire la sua posizione. Il ragazzino è comparso davanti al giudice (in aula c’erano anche i suoi familiari) per la prima udienza del processo che lo vede alla sbarra per il possesso della cocaina, che custodiva in cantina e nello zainetto della scuola. Il giudice ha deciso di rinviare tutto alla fine della prossima estate: nella prossima udienza la corte dovrà decidere se ammettere il quattordicenne alla messa alla prova, oppure proseguire con il processo penale.