Castrezzato, il giudice: "Va tradotto il messaggio del presunto terrorista"

Il tribunale ha conferito al perito l’incarico di tradurre i messaggi postati su Internet

Il processo continua a settembre

Il processo continua a settembre

Brescia, 23 febbraio 2019 - Aggiornato al 27 settembre il processo a carico di Samet Imishti, il 45enne kosovaro cresciuto a Castrezzato e arrestato dalla Digos di Brescia e dall’antiterrorismo del paese balcanico nel dicembre del 2015 nel suo paese di origine con l’accusa di apologia al terrorismo. Ieri nuova udienza “lampo” nel corso della quale il tribunale ha conferito l’incarico al perito di tradurre i  messaggi postati in Internet dall’uomo e che per l’accusa rappresenterebbero il suo chiaro sostegno al jihad. Secondo l’accusa faceva propaganda in rete minacciando il Papa e esaltava le gesta dei terroristi che solo qualche settimana prima avevano compiuto una serie di attacchi a Parigi provocando 130 morti.

Con lui nei guai erano finite altre tre persone: suo fratello, un nipote e un macedone residente in provincia di Vicenza. Imishti è in Kosovo dove per questa vicenda ha scontato sette mesi di carcere. L’uomo potrebbe fare ritorno in Italia proprio per essere sentito nel corso del processo. A chiederne l’esame erano state nell’udienza dello scorso ottobre sia la difesa del kosovaro che il pm titolare del fascicolo, il sostituto procuratore Erica Battaglia.