BEATRICE RASPA
Cronaca

Corte Franca, guardia giurata: "Bimbo ferito? Colpa mia". La moglie ha nascosto i bossoli

In un folle tiro al bersaglio contro cartelli stradali e pali della luce organizzato per gioco, Andrea Franzosi ha colpito un bambino

Corte Franca, carabinieri vicino alla casa del bambino ferito da proiettile

Corte Franca, carabinieri vicino alla casa del bambino ferito da proiettile

Corte Franca (Brescia), 17 agosto 2022 - "Mi assumo tutta la responsabilità. Sono addolorato per quanto successo, i miei pensieri sono rivolti solo a quel bambino". Lo ha dichiarato al pm Benedetta Callea Andrea Franzosi, la guardia giurata 46enne di Corte Franca che la sera di Ferragosto, in un folle tiro al bersaglio contro cartelli stradali e pali della luce organizzato per gioco, ha per sbaglio ferito con un colpo di arma di arma da fuoco un bimbo di 22 mesi.

Il piccolo Yussef, quarto figlio di una famiglia del Marocco che abita in una palazzina di fronte, si era affacciato al balcone per guardare cosa succedeva quando è stato centrato in pieno petto da un proiettile vagante. A sparare, appunto, sarebbe stato Franzosi, che vive dall’altro lato della Provinciale, a circa 30 metri. Il 46enne – denunciato per lesioni gravissime, danneggiamento ed esplosioni pericolose – era all’esterno dell’abitazione dove vive con moglie e figlie, all’incrocio tra via Gallo e via Provinciale.

Con lui, coinvolti nel tiro a segno, c’erano un amico di 41 anni e un 19enne (fidanzato della figlia della moglie), denunciati. Il trio pare maneggiasse una pistola e due fucili, tutti appartenenti alla guardia e sequestrati con una seconda pistola. All’improvviso un colpo, pare partito dalla calibro 9 impugnata dal vigilante, ha raggiunto il bimbo. Sottoposto a un intervento chirurgico a Bergamo, si è miracolosamente salvato. Presto lascerà la Rianimazione. La Scientifica   ha recuperato in un fosso all’esterno di casa Franzosi 24 reperti, tra cui una dozzina di proiettili calibro 12 che si ipotizzano dei fucili. Altri bossoli calibro 9 erano già stati sequestrati nell’appartamento. A toglierli dalla strada e a nasconderli la moglie – lo avrebbe ammesso con i carabinieri – con una parente.