FEDERICA PACELLA
Cronaca

Antimateria:. Hangst, laurea honoris causa

Materia, antimateria, effetti della gravità, antidrogeno. Una squadra di 60 scienziati di tutto il mondo, in uno dei più...

Materia, antimateria, effetti della gravità, antidrogeno. Una squadra di 60 scienziati di tutto il mondo, in uno dei più...

Materia, antimateria, effetti della gravità, antidrogeno. Una squadra di 60 scienziati di tutto il mondo, in uno dei più...

Materia, antimateria, effetti della gravità, antidrogeno. Una squadra di 60 scienziati di tutto il mondo, in uno dei più importanti centri del mondo, il Cern di Ginevra, per rispondere alle domande che l’uomo si pone dalla notte dei tempi: cos’è l’universo? Come è nato? E come si evolverà? Nel 2023, un passo in avanti è stato fatto quando, per la prima volta, sono stati dimostrati gli effetti della gravità sugli atomi di antimateria, in particolare di antidrogeno. A capo dell’esperimento Alpha, Jeffrey Scott Hangst, il più importante fisico nell’ambito dell’antimateria al mondo, insignito della laurea honoris causa in ingegneria meccanica dall’Università degli studi di Brescia. "In 42 anni di storia questa è la settima laurea honoris causa che assegniamo – ha ricordato il rettore Francesco Castelli –. Siamo molto selettivi, ma qui ci troviamo al cospetto davvero di un pezzo della storia della fisica che passa da Brescia". Nato in Pennsylvania, il legame con UniBs è di lunga data, poiché il professor Germano Bonomi collabora con il progetto Alpha. "Con l’esperimento Alpha – ha ricordato Bonomi – Hangst ha ottenuto incredibili successi nello studio dell’antimateria, ma ha anche dovuto occuparsi dello sviluppo di apparati sperimentali, di precisione". Da qui la scelta di conferire la laurea in ingegneria meccanica, come ricordato dal professor Lucio Zavanella. "Festeggiamo il risultato di più di 30 anni di lavoro nell’ambito dell’antimateria – ha spiegato –. Quando abbiamo iniziato c’era molto scetticismo, molti pensavano che fosse impossibile misurare l’effetto della gravità sull’antimateria". La scoperta, pubblicata su “Nature“, apre ora nuove prospettive.

F.P.