REDAZIONE BRESCIA

Centri massaggi a luci rosse, l'Antimafia sequestrati beni per due milioni di euro a imprenditori cinesi

I centri benessere erano in realtà case di prostituzione. Sigilli apposti a vari beni immobili e a quote societarie di un ristorante

Agenti Dia in azione (Ansa)

Brescia, 18 maggio 2015 - La Direzione investigativa antimafia del Centro operativo di Milano ha confiscato a Brescia due milioni di euro nei confronti di alcuni imprenditori cinesi

In particolare, il personale della Dia di Milano, coadiuvato da quello della neoistituita Sezione operativa di Brescia, coordinato e diretto dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura bresciana, ha confiscato immobili e disponibilita' finanziarie a cittadini cinesi indagati piu' volte per reati legati allo sfruttamento della prostituzione. Il provvedimento ha riguardato W.F. e Z.S., coniugi residenti a Brescia, rispettivamente di 39 e 36 anni, titolari di centri massaggi risultati in realta' case di prostituzione. Nei loro confronti sono stati confiscati 4 beni immobili, conti correnti e depositi titoli per un importo di circa 1,2 milioni di euro. Inoltre, i destinatari del provvedimento sono stati W.F. e Z.Y., anche loro coniugi residenti a Brescia, di 44 e 41 anni, titolari di centri massaggi che coprivano attivita' legate alla prostituzione. A loro sono stati confiscati due beni immobili e quote societarie di un ristorante per un controvalore di quasi 800mila euro.