Anche due bresciani indagati per il crollo del ponte a La Spezia

Si tratta di Eugenio e Mario Bodini della Sideridraulic, imputati insieme ad altre diciotto persone

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di Massimo Benedetti

Ci sono anche due bresciani tra gli indagati per il crollo del ponte della darsena di Pagliari. Si tratta di Eugenio e Mario Bodini, rispettivamente presidente del consiglio di amministrazione e consigliere delegato della Sideridraulic, all’epoca dell’incidente Bms Oleodinamica, imputati come subappaltatori della Siman Srl. Il procuratore capo di La Spezia, Antonio Patrono e il sostituto Claudia Merlino hanno presentato la richiesta di estensione di incidente probatorio. I loro nomi, insieme a quelli di altri otti indagati, si sono aggiunti ai dieci che già avevano ricevuto l’avviso di garanzia in precedenza, dopo la richiesta di incidente probatorio formulata il 4 agosto scorso. Si tratta di persone appartenenti alle imprese costruttrici, a quelle che si sono occupate dei pistoni e dell’impianto oleodinamico e delle manutenzioni. C’è anche l’amministratore dell’impresa di Carrara che ha fatto l’ultimo check nel marzo 2020, dopo lo schianto di un furgoncino sul ponte, comunicando che era tutto regolare. Sono stati i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Spezia, delegati all’indagine, a presentare in procura la lista dei nuovi indagati lo scorso 14 gennaio.

Proprio ieri il sostituto procuratore Claudia Merlino, diretto titolare del fascicolo, ha firmato l’atto. Sotto la lente di ingrandimento non sono finiti non solo progettisti, responsabile del procedimento, direttore del cantiere, collaudatore, attuale gestore e manovratori, ma ora anche i costruttori del ponte levatoio inaugurato nel 2010 e crollato il 12 maggio dello scorso anno. La perizia sull’infrastruttura era stata affidata dal gip Fabrizio Garofalo a due docenti del Dipartimento di Ingegneria civile e industriale dell’Università di Pisa, entrambi già impegnati negli accertamenti relativi al ponte Morandi di Genova. Si tratta di Massimo Losa, insegnante di “Fondamenti di ingegneria stradale e teoria e progetto delle infrastrutture stradali“ e Renzo Valentini, insegnante di “Metallurgia“. La loro relazione è attesa per il 14 febbraio prossimo.