Aggredisce e ferisce i passanti: "Colpa di mia moglie"

L’aliquota di primo intervento dell’Arma ferma un 30enne magrebino. Tre le persone colpite

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Semina il panico tra i passanti aggredendone tre a caso con un taglierino, mette in allarme le forze dell’ordine che si mettono sulle sue tracce coinvolgendo l’aliquota dei carabinieri specializzata in primo intervento antiterrorismo, (Api). E poi quando viene fermato dà la colpa alla moglie: "Mi ha fatto il malocchio, è stata lei a farmi agire sotto i suoi influssi". E’ la vicenda surreale capitata ieri tra Desenzano e Rivoltella, dove tre le otto e le nove del mattino si sono registrati momenti di terrore puro, con inviti alla popolazione a non uscire di casa. Un trentenne marocchino disoccupato di casa nel Mantovano, padre di un bimbo di sei anni, si è aggirato armato sul lungolago per un’ora abbondante e ha ferito persone sconosciute.

La prima aggressione è andata in scena in via Paolo Veronese. Vittima, una donna di 58 anni, presa a pugni. La seconda in via Dal Molin ai danni di un uomo di 66 anni, colpito con un taglierino. La terza in una via vicina. Bersaglio stavolta un ottantenne, ferito al volto da un colpo di lama. I tre malcapitati per fortuna hanno risolto tutto con una corsa in ospedale e non più di dieci giorni di prognosi. Nel frattempo numerosi reparti di carabinieri, Polizia, Polizia Locale, Finanza, si sono lanciati nella caccia all’uomo, che si temeva fosse un terrorista. L’esagitatato per scappare ha rubato una bici, poi l’ha abbandonata e ha proseguito la corsa a piedi nei campi.

Infine è stato accerchiato dai militari del nucleo operativo e radiomobile di Sirmione e Desenzano nei paraggi della caserma dei vigili del fuoco. Quando si è saputo che a renderlo aggressivo erano state appunto le energie negative della moglie, tutta la comunità ha tirato un respiro di sollievo. Lesioni aggravate e furto, i reati contestati.

Beatrice Raspa