FABRIZIO CARCANO
Sport

Atalanta, compie 32 anni Marten De Roon: lo straniero più amato di sempre dopo Stromberg

L’olandese ha 288 presenze in nerazzurro: tra un anno potrebbe scavalcare Bonacina al secondo posto a quota 331

L'olandese De Roon compie 32 anni

L'olandese De Roon compie 32 anni

Trentadue candeline per Marten De Roon, bandiera dell’Atalanta e erede designato di Glenn Stromberg nella ‘mitologia’ del tifo nerazzurro. Pochi giocatori come loro hanno incarnato lo spirito dei bergamaschi e della Dea guerriera, con il loro modo di giocare da ‘gladiatori’ e da leader silenziosi in campo. Il mediano olandese oggi ha compiuto 32 anni dividendosi tra il campo di allenamento a Zingonia e la promozione via social di una sua attività benefica per bambini. 

“Oggi festeggio il mio compleanno in modo un po’ più speciale: sono un’ambasciatore di Stichtingjaarjob, perché ogni bambino merita un compleanno! Niente è più bello che svegliarsi nel giorno più bello dell’anno in una casa addobbata, ricevere un regalo, spegnere le candeline sulla torta e poter curare a scuola. Con una donazione regali a un bambino un compleanno indimenticabile. Puoi donare molto facilmente tramite il sito Web di Stichting Jarige Job. Grazie!”, ha scritto il 32enne centrocampista orange, cresciuto nel Feyenoord e poi nello Sparta Rotterdam prima di esplodere nell’Heerenven e approdare a Bergamo nell’estate 2015, un anno prima dell’arrivo di Gian Piero Gasperini, insieme al brasiliano, poi naturalizzato azzurro, Rafael Toloi. De Roon e Toloi pilastri dell’ultima Atalanta pre Gasp e poi pretoriani del ciclo gasperiniano, partendo dalla lotta per la salvezza per arrivare fino alle prime di otto d’Europa con i quarti di finale di Champions del 2020. Una scalata vissuta da protagonista da De Roon che parallelamente si è conquistato anche un posto nella nazionale olandese giocando gli Europei del 2021 e il Mondiale in Qatar, fino ai quarti di finale persi ai rigori contro l’Argentina. Per i tifosi nerazzurri come detto è un idolo indiscusso, paragonabile solo a Stromberg: calciatori diversi l’olandese e lo svedese, entrambi centrocampisti ma separati da trent’anni e protagonisti in un calcio molto diverso, ma accumunati dalla grinta, dalla tenacia e dall’attaccamento alla maglia. Stromberg negli anni d’oro era sceso in B con la Dea rifiutando la Fiorentina del suo mentore Eriksson che giocava la Coppa UEFA, De Roon ha scelto di legare la sua carriera a Bergamo accettando di lasciare la Premier League, dove aveva giocato una stagione al Middlesbrough, facendosi decurtare l’ingaggio, pur di vestire i colori atalantini. E negli anni scorsi è stato lo stesso De Roon a togliersi dal mercato, quando lo cercavano Lazio e Napoli, con un pubblico ‘no grazie, sto bene a Bergamo’. Dove è il secondo capitano dietro a Toloi, più vecchio di un anno: quando non c’è il matogrossiano la fascia passa a lui, ma difficilmente sarà un ‘capitan futuro’ perché Toloi ha già annunciato di voler restare a Bergamo fino alla scadenza contrattuale del 2026 e chiudere qui la carriera. De Roon, settimo in assoluto nella classifica delle presenze all time atalantine, punta però al podio dei recordman già l’anno prossimo. A breve scavalcherà il portiere Ferron a quota 294, ma entro la fine della prossima stagione potrebbe agganciare al terzo posto Stefano Angeleri con 324 presenze o Valter Bonacina con 331 presenze, diventando così il secondo atalantino di sempre, dietro all’irraggiungibile Gian Paolo Bellini con 435 maglie nerazzurre indossate.