Bergamo, baby-calciatore espulso: il padre entra e tira un pugno all'arbitro

Si giocava Oratorio Palosco-Aurora Seriate, categoria allievi under 17: l'uomo ha scavalcato le transenne e aggredito il direttore di gara. Ora la denuncia

Un cartellino rosso ha scatenato l'aggressività folle di un genitore

Un cartellino rosso ha scatenato l'aggressività folle di un genitore

Bergamo - Una vergogna continua. Minacce, insulti e aggressioni. Il solito “bollettino di guerra“ dei campionati giovanili è servito. Neppure il tempo di metabolizzare i gravi fatti accaduti nell’ultima settimana di gennaio nel match tra Oratorio Alzanese e Tritium, (rissa tra calciatori e invasione di campo di alcuni genitori durante una gara del Trofeo Cassera riservato alla categoria Under 16), ed ecco un nuovo deprecabile episodio accaduto nel weekend sui campi di calcio bergamaschi (ancora una volta di un oratorio) in una delle centinaia di partite dei tornei dove i protagonisti dovrebbero essere i ragazzi.

Purtroppo no, ancora una volta ci ha pensato un papà a rovinare una domenica di festa. Si giocava Oratorio Palosco-Aurora Seriate, categoria allievi under 17: tanto agonismo in campo, partita in bilico, gli ospiti che alla fine vinceranno 1-3. Ad accendere la miccia, raccontano alcuni dei presenti, delle parole poco simpatiche dei calciatori di casa nei confronti del direttore di gara. Uno di loro inveisce in maniera pesante e l’arbitro gli mostra il cartellino rosso. L’adrenalina ci sta, la violenza no. Scene da paura e delirio perché a quel punto succede che il padre del giocatore espulso varca il cancelletto e si catapulta in campo trasformandolo in un ring.

L'uomo corre verso l’arbitro, un ragazzino più o meno coetaneo di suo figlio, e gli sferra un pugno fortissimo al volto, facendogli molto male, al punto che il giovane “fischietto“, dopo essere scappato nello spogliatoio, è stato costretto a recarsi all’ospedale (contusioni al volto e prognosi di alcuni giorni). In seguito la decisione di denunciare il suo aggressore. «Episodio increscioso e bruttissimo da condannare senza se e senza ma - il commento sui “social“ di un presidente di una squadra giovanile -. La nostra società s’impegna affinchè certe situazioni non si verifichino, mettiamo sempre al centro di tutto il bene dei ragazzi, la loro felicità ancor prima del risultato sportivo, ma siamo inermi di fronte a certi atteggiamenti».