FABRIZIO CARCANO
Atalanta

Retegui, il capocannoniere dei record: può fare anche meglio di Inzaghi

Con 24 reti all’attivo, il 26enne centravanti è già sicuro di vincere la classifica marcatori. Ma con un gol in più supererebbe il primato atalantino stabilito da SuperPippo nella stagione e1996/97

Mateo Retegui

Mateo Retegui

Bergamo – Ancora un gol. Almeno uno. Mateo Retegui due domeniche fa, segnando il rigore dell’1-1 contro il Lecce, ha raggiunto a quota 24 gol il record di reti di un giocatore atalantino in un singolo campionato di serie A stabilito nel 1996/97 da Pippo Inzaghi.

Finora unico cannoniere della A a vestire la maglia dell’Atalanta. Retegui sta per diventare il secondo nerazzurro a vincere la classifica dei marcatori, avendo un vantaggio di sette gol sull’inseguitore Moise Kean, a due giornate dalla fine. Ma il 26enne bomber azzurro ha bisogno di un’altra rete per salire a quota 25 e diventare primatista solitario, lasciandosi alle spalle SuperPippo. “Chiudere il campionato da capocannoniere sarebbe bellissimo. Però, al di là dei traguardi individuali, il mio vero obiettivo è sempre quello di aiutare l’Atalanta a vincere e raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi", ha spiegato il centravanti della Dea in una lunga intervista a SkySport Insider.

Lo scorso anno, nella sua prima stagione italiana, al Genoa, aveva segnato 7 gol, ora è a 24, una metamorfosi realizzativa che l’argentino naturalizzato italiano motiva così: “Credo che molto dipenda dallo stile di gioco che ho trovato qui a Bergamo. La proposta offensiva e verticale di Gasperini valorizza le qualità degli attaccanti, mi ha messo subito nelle condizioni migliori per esprimermi. Lo scorso anno al Genoa ho avuto qualche difficoltà fisica che mi ha condizionato, ma qui ho trovato fiducia, continuità e soprattutto serenità. Segnare subito con l’Atalanta, già alla prima a Lecce, è stato fondamentale perché segnate ti libera mentalmente e aumenta la fiducia nei tuoi mezzi. Mi ha fatto sentire subito parte di questo gruppo e mi ha dato l’energia necessaria per continuare a migliorarmi sempre di più”.

Dea decisiva nell’esplosione di Retegui, intesa come società, spogliatoio, staff tecnico, ambiente. “All’Atalanta, Gasperini, la società e i miei compagni devo dire semplicemente grazie: qui ho trovato un ambiente straordinario che mi ha permesso di fare il salto di qualità definitivo. Tutto ciò che ho fatto è merito del mister e dei miei compagni", ha chiosato il centravanti classe 1999.

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