FABRIZIO CARCANO
Atalanta

Atalanta, la rinascita di Zappacosta grazie alla mental coach di Jacobs

Il lavoro con Nicoletta Romanazzi sta già dando frutti importanti: "Mi aiuta tanto"

Davide Zappacosta

Titolare nel debutto atalantino in Champions sul campo del Villareal, titolare nelle ultime tre gare di campionato, a segno contro il Sassuolo. Davide Zappacosta è la rivelazione di questo inizio di stagione dell’Atalanta. Acquistato per 10 milioni dal Chelsea, vincolato con un contratto quinquennale, il 29enne esterno laziale ha sorpreso un po’ tutti, prendendosi subito la fascia destra, relegando il danese Maehle in panchina. E pensare che Zappacosta era stato acquistato negli ultimi giorni di mercato solo per colmare la lacuna dell’assenza prolungata di Hans Hateboer, fuori fino a dicembre, per garantire un esterno in più nelle rotazioni.

Invece il ragazzo di Sora, prodotto del settore giovanile nerazzurro con una stagione in Primavera nel 2011 e poi lontano ex, con una positiva annata in prima squadra nel 2014-15 prima di spiccare il volo con il Torino e da lì al Chelsea, ha ribaltato le gerarchie. Rilanciandosi anche in chiave azzurra: il ct Roberto Mancini lo monitora e potrebbe richiamarlo, dopo averlo testato fugacemente nel 2018, prima del grave infortunio al ginocchio che ha frenato l’ascesa azzurra di Zappacosta (16 presenze azzurre dal 2016, quasi tutte sotto la gestione del ct Ventura) e quella con il Chelsea, che nell’ultimo biennio lo aveva parcheggiato prima alla Roma e poi al Genoa dove lo scorso anno ha ritrovato continuità a buon livello. A Bergamo è di nuovo esploso, a 29 anni, in tempo per potersi giocare gli anni migliori, sia in Champions che eventualmente in nazionale, magari anche ai prossimi mondiali in Qatar.

“L’Italia è un obiettivo ma cerco di non pensarci tanto, perché passa dal lavoro quotidiano", ha spiegato il giocatore nerazzurro martedì sera dopo il successo contro il Sassuolo. Ricordando che dietro alla sua risalita ad alto livello c’è anche il prezioso lavoro di Nicoletta Romanazzi, la mental coach che ha accompagnato anche il velocista azzurro Marcell Jacobs fino all’exploit di Tokyo. “Mi aiuta tantissimo, è una grandissima persona e ti capisce: all'inizio non ci credevo tanto, quando ho iniziato il percorso – ha rivelato Zappacosta - ho capito che la mente comanda davvero tutto”.