Nel calcio gli sfottò tra tifosi sono all’ordine del giorno, sono il sale della competizione e della rivalità. Ma senza eccedere, altrimenti le scintille sono inevitabili. Ne sa qualcosa Marten De Roon, 32enne bandiera dell’Atalanta, olandese di Rotterdam e tifoso del Feyenoord, dove ha giocato sei anni nelle giovanili pur senza mai indossare la maglia della prima squadra.
Il mediano orange lunedì notte, dopo il successo casalingo della sua Dea per 3-1 contro la Roma, ha voluto prendersi la rivincita a nome dei tifosi del Feyenoord (battuto giovedì 4-1 dai giallorossi in Europa League) con un post su Instagram dove è ritratto all’ingresso del Gewiss Stadium con una faccia decisa e il dito medio della mano sinistra inequivocabilmente teso e la scritta in inglese “When your roots are in Rotterdam and you beat As Roma”. Tradotto “quando hai le tue radici a Rotterdam e batti la Roma”. Ovvio il riferimento alla partita persa giovedì dal Feyenoord all’Olimpico. Ovviamente a far infuriare i tifosi romanisti, che nella notte hanno condiviso in massa il post dell’olandese sui loro social (ovviamente l’hanno condiviso anche molti atalantini applaudendo il loro vice capitano), non è stata tanto la frase, che ci sta nel contesto degli sfottò reciproci, quanto quel dito medio. Inevitabili a quel punto gli insulti al numero 15 nerazzurro, peraltro spesso nel mirino della tifoseria giallorossa per il suo temperamento grintoso in campo e il suo evidente attaccamento alla maglia nerazzurra.