Fondazione Dalmine e Istituto Paleocapa insieme per la memoria del territorio

Archivi aperti e interviste agli alunni del passato, divenuti oggi capitani d’industria, per insegnare ai ragazzi come orientarsi nel mondo del lavoro

Manuel Tonolini, coordinatore Education di Fondazione Dalmine

Manuel Tonolini, coordinatore Education di Fondazione Dalmine

Bergamo, 9 marzo 2021 - Si rinnova il patto tra Fondazione Dalmine, custode della memoria storica e industriale del territorio, e l'Istituto tecnico statale Paleocapa, noto anche con il nome di Esperia: una delle più antiche scuole della provincia bergamasca. Dall'incontro tra queste due eccellenze del territorio, insieme all’“Associazione Ex Allievi del 1920”, nasce un progetto pluriennale volto alla valorizzazione del ricco patrimonio archivistico dell’istituto, in cui gli studenti di oggi incontrano quelli di ieri con interviste e momenti formativi, per trasformare i ragazzi da semplici spettatori a veri e propri “artigiani” della storia.

“Abbiamo grandi aspettative da questo progetto – spiega Manuel Tonolini, coordinatore Education di Fondazione Dalmine -. Chi l’ha detto che la storia, gli archivi, la memoria non si conciliano con le nuove tecnologie? E che siano noiose? La riscoperta delle carte, delle foto, delle memorie di un istituto secolare vogliamo si trasformi in un patrimonio vivo, segno di appartenenza per tanti studenti che oggi più che mai vivono una realtà scolastica veramente particolare”. Diversi gli obiettivi di questo progetto: in primis sviluppare nei ragazzi una metodologia e delle regole per descrivere e catalogare i documenti, per digitalizzarli e per imparare le buone pratiche per la raccolta di fonti orali che indagano la storia secolare della scuola tecnica di Bergamo; saper gestire tecnicamente una piattaforma on line in cui archiviare le fonti; rendere fruibili i materiali anche all'esterno; trasmettere il valore dell’archivistica attraverso un approccio tecnico e scientifico; sviluppare negli studenti l’attenzione al tema della memoria e della storia.

“Un progetto nato dalla necessità di far rivivere il nostro archivio – chiarisce il dirigente scolastico del Paleocapa Imerio Chiappa – un modo per dare voce a tutta la comunità di studenti, docenti, direttori e collaboratori che hanno vissuto una parte della loro crescita umana al Paleocapa”. Ma oltre agli archivi c’è di più: “L’incontro tra alunni ed ex studenti è fondamentale per ricordare il passato ma ha anche il ruolo di indirizzare i ragazzi verso il loro futuro – le parole di Alessandro Gigli, presidente dell’Associazione ex Allievi -. Chi meglio dei professionisti che hanno segnato la storia dell’industria bergamasca potrebbe fornire ai giovani una fotografia dell’andamento del settore, indicando loro i campi in maggiore espansione, così da aiutarli a operare scelte più consapevoli per il loro futuro?”.

Tra i punti di riferimento dell'industria bergamasca coinvolti nel progetto non poteva mancare Roberto Sestini: patron di Siad, uno dei principali gruppi chimici italiani con base a Bergamo e diverse sedi in Europa e nel mondo, e legato a doppio filo al Paleocapa, di cui il padre Bernardo e il nonno Quirino hanno rappresentato due colonne portanti: “Sono molto vicino all'Esperia – conferma il presidente del Gruppo Siad oltre che del Comitato pro istituti tecnici, che sostiene le scuole del territorio -. Quello degli Archivi aperti è un progetto a cui tengo molto, perché mostra l'importanza del Paleocapa per l'economia nazionale: da questo Istituto infatti sono usciti imprenditori eccellenti, non solo per il territorio bergamasco ma per tutto il Paese: una vera fucina di cervelli grazie all'altissimo livello dei suoi professori. Non solo – continua -: questa è un'esperienza importantissima anche per i nostri giovani, che possono cominciare ad approcciarsi al mondo del lavoro e comprendere quali scenari possano aprirsi per il loro futuro”.

Il progetto di valorizzazione degli archivi del Paleocapa era nato tre anni fa, coinvolgendo inizialmente una sola classe dell'indirizzo informatica, ma il successo di questa iniziativa ha prima allargato il bacino a 4 classi, fino ad arrivare oggi alla creazione di un vero progetto pluriennale che coinvolge 6 sezioni, per un totale di 112 studenti da tutti e 4 gli indirizzi dell’Istituto, oltre a 11 docenti. “Il nostro istituto è stato fondato nel 1895 e ha 125 anni di storia da raccontare e da far vivere – spiega la professoressa Flora Ravelli, Referente Enti esterni del Paleocapa -. La sua storia coincide con quella di tutto il territorio bergamasco, ecco perché oggi vogliamo restituire al territorio una parte di quello che ci ha donato in termini di valori e umanità, e lo faremo attraverso la conservazione e la valorizzazione delle testimonianze e della memoria del passato. Oggi siamo solo all’inizio, c’è ancora tanto da scoprire e da catalogare, tante persone da incontrare e emozioni da vivere. Vogliamo coinvolgere sempre più studenti alla scoperta del Paleocapa per continuare a tessere il filo della storia dell’Istituto che è, in parte, la storia di Bergamo”.

Oggi, grazie al supporto di Archiui, la piattaforma digitale dedicata agli archivi sviluppata da Promemoria Group di Torino, una piccola parte dell’Archivio dell’Istituto Paleocapa è già consultabile on line, accompagnata dalle immagini e dalle interviste che gli studenti hanno realizzato con gli ex allievi del Paleocapa, per un progetto quanto mai cross-generazionale, che diventa una fonte di ricchezza per tutto il territorio.