Un mortale ogni due giorni. In Lombardia già 139 vittime

I dati degli infortuni sul lavoro in Lombardia sono preoccupanti, con 139 denunce di infortunio mortale da gennaio a ottobre 2023. Brescia e Bergamo sono le province più colpite. La maggior parte delle vittime ha tra i 55 e i 59 anni. Settori più colpiti: terziario, industria, costruzioni, trasporto e magazzini.

Un mortale ogni due giorni. In Lombardia già 139 vittime

Un mortale ogni due giorni. In Lombardia già 139 vittime

Non solo personale sanitario: i dati degli infortuni sul lavoro continuano ad essere preoccupanti, soprattutto per quanto riguarda i mortali. I dati aggiornati a ottobre, pubblicati dall’Inail ieri, parlano per la Lombardia di 139 denunce di infortunio mortale, praticamente uno ogni due giorni. Tra le province, Milano ha il record con 37, Brescia segue con 33, Bergamo è a 21.

Guardando al trend rispetto al periodo gennaio-ottobre 2022, si rileva una forte crescita di mortali sul lavoro proprio nella Bergamasca (da 14 a 21); in crescita anche il dato di Brescia (da 32 a 33) e Como (da 6 a 7); raddoppiano i casi di Lodi (da 2 a 4) e Lecco (da 3 a 6); in calo i dati di Milano (da 43 a 37), Cremona (11 nel 2022, 8 nel 2023) e Pavia (da 6 a 5); stabili invece per Monza (5) e Sondrio (3); dimezzati i dati di Varese (da 12 a 6), ancor più a Mantova (da 11 a 4).

L’età dei lavoratori vittima di infortuni sul lavoro è soprattutto quella tra i 55 ed i 59 anni, ma si registra anche un decesso di un lavoratore tra i 15 ed i 19 anni.

Quanto ai settori, è soprattutto il terziario a registrare il maggiore incremento, con 24 infortuni mortali nei primi dieci mesi del 2023 rispetto ai 13 del 2022; 43 quelli rilevati nell’industria, di cui 12 nell’ambito delle costruzioni (erano 11 nel 2022) e 11 nel trasporto e magazzini (erano 7 lo scorso anno).

Per quanto riguarda le denunce di infortunio, si rileva l’impatto della fine dei contagi Covid (indennizzati come infortunio sul lavoro): in ambito sanitario, in particolare, le denunce sono state 5.683 da inizio anno, mentre nel 2022, da gennaio a ottobre, erano state tredicimila. Nel complesso, sono state 91.101 quelle arrivate all’Inail dalle province lombarde, di cui un terzo (30mila) solamente da Milano.

Federica Pacella