Turista violentata, condannato sessantenne

Tre anni e quattro mesi la pena inflitta a un peruviano accusato di aver abusato di un’americana in una stanza affittata

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BERGAMO

di Francesco Donadoni

È stato condannato a tre anni e quattro mesi (il pm Magnolo aveva chiesto cinque mesi in più) A. P. 60 anni, origini peruviane, mediatore culturale (exmembro del Tavolo per le pari opportunità accusato di avere violentato una turista americana in una stanza di Airbnb. L’imputato era presente in aula alla lettura, accanto al suo difensore, avvocato Cortesi. Quando il presidente del collegio, giudice Nava ha letto pronunciato la condanna, l’uomo è scoppiato a piangere. Il tribunale ha stabilito un’interdizione di 5 anni dai pubblici uffici e un risarcimento di 10 mila euro. I fatti risalgono alla notte tra il 16 e il 17 aprile 2019. La giovane, newyorkese, all’epoca 25enne, si era trasferita a Berlino per motivi di studio e stava rientrando in Germania dopo un viaggio in Grecia. Atterrata a Orio al Serio, doveva ripartire il giorno dopo. Attraverso il portale Airbnb (la catena non ha alcuna responsabilità) aveva prenotato un posto letto in un affittacamere di via San Bernardino. Ad accoglierla c’era il proprietario che , mostrata la stanza, l’aveva invitata a cena. I due erano andati in un ristorante di piazza Pontida. Controvoglia, sostiene lei: l’aveva fatto per gentilezza, per non farlo rimanere male. Sta di fatto che avevano bevuto parecchio. Tornati in casa, secondo il racconto della 25enne, l’uomo aveva cercato di baciarla, poi l’aveva girata, spogliata e violentata su un tavolo all’ingresso dell’abitazione. Nell’udienza scorsa l’imputato aveva raccontato la sua versione dei fatti, parlando di una bella serata, con qualche bacio ed effusione ma senza alcuna violenza, anche a causa della sua presunta disfunzione erettile.