Bergamo, raddoppio della tramvia: due studi per decidere

Si valuta di collegare il capoluogo con la Valle Brembana e l’Isola Bergamasca. Bim e Tem hanno stanziato 650mila euro per fare la stima di costi e benefici

Il finanziamento per questi due studi è 650mila euro

Il finanziamento per questi due studi è 650mila euro

Bergamo - «Realizzando questi studi di fattibilità rispondiamo a un’esigenza nata dal territorio, ovvero quella di verificare la possibilità di ampliare il servizio della linea tramviaria T2 verso la Valle Brembana e verso l’Isola Bergamasca. Abbiamo ascoltato le voci di coloro che hanno espresso più volte e con forza il desiderio che la tramvia collegasse questi territori a Bergamo e agli altri comuni serviti dal passaggio di Teb". Con queste parole Filippo Simonetti, presidente di Teb (tramvie elettriche bergamasche), commenta il nuovo passo avanti per i progetti di estensione della linea tramviaria, grazie alla firma della convenzione fra Consorzio Bim - Consorzio del Bacino Imbrifero Montano del Lago di Como e Fiumi Brembo e Serio e Teb per lo studio di fattibilità dell’estensione del progetto della linea tramviaria T2 Bergamo - Villa d’Almè fino a San Giovanni Bianco, in Valle Brembana, e di un nuovo collegamento da Villa d’Almè fino a Ponte San Pietro, nell’Isola Bergamasca. Il finanziamento per questi due studi di fattibilità è stato deliberato dall’Assemblea generale del Bim per un importo complessivo di 650mila euro. Grazie alla firma della convenzione, ora Teb potrà affidare un incarico per studiare la fattibilità del progetto, compiere le analisi trasportistiche e l’analisi costi-benefici oltre a valutare l’inserimento urbanistico dell’intervento. La somma è suddivisa sui due progetti: 540mila euro per lo studio del proseguimento della linea tramviaria T2 da Villa d’Almè a San Giovanni Bianco e 110mila euro per lo studio di fattibilità di un nuovo collegamento da Villa d’Almè a Ponte San Pietro. Gli incarichi saranno affidati da Teb e dovranno essere ultimati entro pochi mesi dall’affidamento.

«Grazie al contributo del Bim - aggiunge Simonetti - presto potremo capire se i progetti sono realizzabili e quale sia, per entrambi, la soluzione migliore". "Il Consorzio Bim Brembo, Serio e Lago di Como è sempre stato convinto della imprescindibile utilità di quest’opera, che qualifica la mobilità bergamasca - sottolinea invece Carlo Personeni, presidente del Consorzio Bim -. Quindi è disponibile a destinare risorse a fondo perduto per la sua redazione progettuale, collaborando con i Comuni coinvolti. Uno spirito solidale che accomuna i 127 Comuni perimetrati nel Consorzio, fin dall’aprile 2019, quando, riuniti in assemblea, su mia proposta, decisero all’unanimità di utilizzare parte delle risorse arretrate per le progettualità della Teb2. Un “tesoretto“ di 4 milioni di euro approvato dall’Assemblea generale del Bim il 27 marzo 2021".