Torture in Siria "Non ci sono prove"

Revoca della misura cautelare per Saimir Bougana per "insufficienza dei gravi indizi di colpevolezza". È quanto ha chiesto ieri al Riesame la difesa del 28enne foreign fighter di Gavardo, nuovamente arrestato in esecuzione di una seconda misura cautelare in carcere per avere picchiato, torturato e sequestrato almeno due persone, tra cui un 14enne, siriani o curdi recalcitranti ad arruolarsi nello Stato Islamico. Tutto aggravato da crudeltà, finalità di terrorismo e odio razziale nei confronti delle minoranze etniche. A dirlo è un giovane siriano rifugiato in Germania, che porterebbe ancora le cicatrici delle scariche elettriche e delle botte inferte e avebbe riconosciuto il foreign fighter. Per l’avvocato Salvatore Arcadipane "quel ragazzo è totalmente inattendibile". Il pm Erica Battaglia si è opposta all’istanza.