Torre Boldone, un parto in casa: "Così ho fatto nascere mio figlio"

Il papà si è fatto guidare dal 118 per assistere la moglie

Beatrice Bertocchi con Roberto Galata e il piccolo Alessandro

Beatrice Bertocchi con Roberto Galata e il piccolo Alessandro

Torre Boldone (Bergamo), 10 gennaio 2018 - Il bimbo era impaziente di nascere, aveva fretta, e infatti non ha lasciato il tempo alla mamma Beatrice Bertocchi, 23 anni, di arrivare all’ospedale. Così Alessandro è nato in casa, a Torre Boldone, alle 2 e pochi minuti di martedì notte: un parto via telefono. Da una parte della cornetta il papà, Roberto Galata, 25 anni, dall’altra il personale del 118 che lo ha guidato passo dopo passo. «Sto ancora tremando dall’emozione», racconta Roberto, mentre si gode mamma e figlio. Entrambi stanno bene. Alessandro pesa 3 chili, le sue condizioni sono buone. Come hanno confermato i medici dell’ospedale di Alzano Lombardo, dove sono ricoverati. La coppia ha già un altro bimbo, Andrea di 5 anni e mezzo.

«Alessandro sarebbe dovuto nascere il 3 gennaio, data di scadenza. Il giorno successivo – spiega Roberto – io e mia moglie siamo tornati in ospedale per un’altra visita di controllo. Ieri sera mia moglie mi dice: guarda che sento le contrazioni, secondo me ci siamo. E allora abbiamo iniziato a preparare la borsa con qualche vestito per poi andare all’ospedale. Ma non c’è stato il tempo». Alessandro era stufo di stare ancora nella pancia della mamma. Lei avverte che il momento è arrivato «ad un certo punto, mentre stavo finendo di fare la borsa, sento mia moglie che dice: guarda che devo spingere, non riesco ad arrivare in ospedale. Allora chiamo il 118, racconto come stanno le cose, faccio fretta, chiedo di mandare al più presto un’ambulanza. Erano da poco passate le 2. Il personale sanitario con il quale ero al telefono mi ha spiegato cosa dovevo fare. Nel giro di pochi minuti Alessandro è venuto alla luce. Dopo il parto, il medico mi ha chiesto se piangeva, e poi di avvolgerlo in una copertina e tenerlo al caldo». Nel frattempo in lontananza si sentivano già le sirene della Croce Rossa che stava raggiungendo l’abitazione di Torre Boldone.

I sanitari hanno verificato le condizioni di Alessandro, e poi di corsa l’ambulanza è partita alla volta dell’ospedale di Alzano Lombardo. «Quando sono arrivati gli infermieri – dice papà Roberto – io mi sono fatto da parte e tremavo tutto. Comunque l’importante che sia andato tutto bene». «Non c’è stato alcun problema», ha fatto sapere Areu Lombardia. La mamma e il neonato sono poi stati portati all’ospedale di Alzano Lombardo.