Tante assenze. Però il Lecco non può fare calcoli. La cessione? Quasi

Il Lecco dovrà fare a meno di Sersanti e Parigini contro la Reggiana per squalifica. Malgrati cerca la svolta dopo una serie negativa, mentre il patron Di Nunno conferma la volontà di cedere il club.

Tante assenze. Però il Lecco non può fare calcoli. La cessione? Quasi

Tante assenze. Però il Lecco non può fare calcoli. La cessione? Quasi

Sersanti e Parigini saltano il match contro la Reggiana. Brutte notizie per il Lecco che, sabato pomeriggio, non potrà contare sul centrocampista Alessandro Sersanti e sull’esterno Vittorio Parigini che sono stati squalificati per un turno, il primo dopo l’espulsione (ingiusta) di domenica a La Spezia e il secondo per aver preso il quinto cartellino giallo. Due problemi in più per mister Andrea Malgrati che, contro la squadra di Nesta, proverà ad invertire la tendenza e a ritrovare quella vittoria che al Lecco manca dal 26 dicembre quando la squadra riuscì a superare per 2-1 il Sudtirol. Poi il buio totale con 10 sconfitte e 3 pareggi nelle ultime 13 gare e l’ultima piazza, con soli 23 punti al suo attivo, a meno 10 dalla zona playoff. E a 6 giornate dalla fine questi dati suonano un po’ come una condanna. Intanto continuano le voci su una possibile cessione del club. Come ci ha detto qualche giorno fa il patron Di Nunno la cessione del Lecco è ormai inevitabile perché "qui non mi vogliono, gli insulti personali che ricevo ormai ogni volta che mi reco allo stadio sono gravi e io non li posso dimenticare". Sulla cifra il proprietario del Lecco, colui che l’ha portato dal quasi fallimento alla Serie B mettendoci soldi (tanti) e passione, è stato sempre chiaro. "Tre milioni, questa è la cifra".

Fulvio D’Eri