Sovere, chiama i genitori dopo la caduta in moto: “Mi sono rotto un braccio”. Poi peggiora di colpo. Muore Matteo Gualeni

Il giovane, 22 anni, vittima di un incidente a Riva di Solto, ha fatto in tempo a parlare con papà e mamma dall’ospedale. Nella notte le sue condizioni si sono rapidamente aggravate, fino al decesso. Il nonno è stato il segretario provinciale della Cisl

Matteo Gualeni (dai social)

Matteo Gualeni (dai social)

Dopo l’incidente in moto di lunedì sera Matteo Gualeni, 22 anni di Sovere, aveva parlato al telefono con i suoi genitori. Era grave, ma non sembrava in pericolo di vita. “Mi sono rotto un braccio”, avrebbe detto ai famigliari. Poi dopo il ricovero in ospedale nella notte fra lunedì e martedì le sue condizioni sono peggiorate fino al decesso.

C’è sgomento a Sovere, dove la famiglia di Matteo Gualeni è conosciuta e in particolare la frazione Sellere dove viveva con mamma Simona, papà Andrea, il fratello Fabio e la sorellina Valentina. Nella serata di lunedì era uscito per un giro in moto, la sua grande passione, in compagnia di un amico che poi lo ha soccorso. 

All’altezza di un tornante a Riva di Solto ha perso il controllo del mezzo ed è stato sbalzato in modo molto violento sull’asfalto. Nell’incidente ha riportato la frattura di un braccio e uno schiacciamento toracico. Quando i soccorsi sono arrivati sul posto era cosciente, tanto che in ospedale aveva chiamato la madre quasi per rassicurarla, annunciandole di essersi “rotto il braccio”. Dopo il ricovero, però, la situazione è precipitata.

Il nonno di Matteo è Mario Gualeni, ex segretario provinciale della Cisl. In segno di lutto il suo paese ha cancellato i festeggiamenti per la ricorrenza patronale, in programma per la settimana prossima.