Ryanair, sciopero mercoledì 25 luglio: tutte le informazioni

E' in programma anche a Orio al Serio, dove lavorano circa 300 persone con la compagnia irlandese

Ryanair, mercoledì l'agitazione dei dipendenti

Ryanair, mercoledì l'agitazione dei dipendenti

Orio al Serio (Bergamo), 24 luglio 2018 - Mercoledì 25 luglio è in programma uno sciopero di 24 ore di piloti e assistenti di volo Ryanair delle basi italiane, con presidi negli aeroporti di Bergamo Orio al Serio, Milano Malpensa, Pisa, Roma Ciampino, Napoli Capodichino. A proclamare la protesta in Italia sono Filt Cgil e UilTrasporti, che spiegano: “Lo sciopero è per il diritto ad un contratto collettivo e per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori, e si inserisce nel quadro internazionale di scioperi del personale navigante Ryanair di domani e dopodomani indetti dai sindacati spagnoli, belgi, portoghesi e irlandesi. Ryanair finora si è rifiutata di sedersi con i sindacati maggiormente rappresentativi tra i suoi dipendenti in Italia, impedendo la negoziazione di un Contratto Collettivo di Lavoro di diritto italiano che garantisca tutte le tutele previste dall’ordinamento del nostro Paese. Con il suo reiterato comportamento la compagnia irlandese sta procurando gravi disagi a tutto il personale europeo, impedendo la libertà sindacale ai propri dipendenti, non riconoscendo i diritti salariali, previdenziali e assistenziali ai lavoratori, e continuando ad utilizzare parte del personale navigante reclutato da agenzie estere di somministrazione, determinando un dumping salariale interno ed una giungla di regole non ammissibili per l’Ue”. 

I lavoratori bergamaschi che gravitano sullo scalo di Orio al Serio sono oltre 300. “Anche a Bergamo Ryanair sta chiamando decine di riserve per tappare eventuali ‘buchi’ causati dallo sciopero – spiega Marco Sala, segretario Filt CGIL di Bergamo - stanno richiamando i lavoratori dalle ferie e dai permessi, per sostituire chi parteciperà alla protesta: un comportamento assolutamente antisindacale e contrario a nostro avviso alle norme più elementari di libertà. Questo non fa che confermare le ragioni del nostro sciopero. Le assemblee che abbiamo fatto settimana scorsa hanno visto per la prima volta una grande partecipazione, non semplice in una azienda che da sempre punisce chi rivendica i propri diritti. Ci aspettiamo quindi una buona adesione, nonostante le pressioni indebite del gruppo”.