Ambivere, in cento pronti sul sagrato: via al pellegrinaggio del prete no vax

Il vescovo lo ha sospeso dall’incarico, ma don Emanuele Personeni è partito lo stesso coi suoi seguaci

Don Emanuele Personeni

Don Emanuele Personeni

Ambivere (Bergamo) - Nonostante la sospensione dall’incarico di vicario parrocchiale di Mapello, decisa dal vescovo di Bergamo monsignor Francesco Beschi, don Emanuele Personeni, il prete no vax, ha iniziato il suo personale pellegrinaggio contro vaccini e green pass.

Non ha cambiato idea, don Personeni, e lo sta dimostrando con i fatti. Alle 7,30 di ieri, sul sagrato della parrocchia di Ambivere, un gruppetto di persone. Saranno un centinaio, forse meno. La maggior parte arriva dai paesi limitrofi: Bonate Sopra, Ponte San Pietro, Presezzo, Madone, qualcuno da Zanica. Ma c’è chi è arrivato anche da Brescia e Milano e persino da Venezia, dopo aver caricato le bici in auto. Chilometri in macchina pur di partecipare al pellegrinaggio. Tutti lì per accompagnare don Emanuele nelle prime tappe "in difesa dei diritti dei no vax". Alle 7,45, dopo un breve discorso del sacerdote, il gruppo si dirige verso la parrocchia di Mapello, che è la prima tappa del percorso che don Emanuele aggiorna sui social. Intorno alle 8,45 l’arrivo a Valtrighe, prima di incamminarsi verso Sotto il Monte Papa Giovanni XXIII, dove intorno alle 10,30 don Emanuele viene accolto dal collega don Claudio Dolcini.

"Qui non chiudiamo la porta in faccia a nessuno – commenta don Claudio – Si possono avere idee diverse, l’importante è confrontarsi con rispetto. Che cosa penso dell’iniziativa? A Bergamo ci sono stati tanti morti che il vaccino avrebbe potuto salvare. Personalmente, la ritengo fuori luogo. Soprattutto se intrapresa da un sacerdote". Dopo l’incontro con don Claudio, don Emanuele afferma: "Non siamo organismi programmati da un software, siamo figli di Dio, liberi di agire in un modo o nell’altro. Grazie alla parrocchia di Sotto il Monte e alla comunità per averci dato la possibilità di fermarci per un po’ a condividere questa preghiera". Nel pomeriggio il cammino è proseguito in direzione Carvico. Poi Calusco d’Adda, Solza, Medolago, Suisio e Bottanuco. "È difficile prevedere gli orari — ha scritto il prete su Instagram, dove documenta il cammino — Dipenderà dal tempo che verrà richiesto in ciascuna parrocchia".

Ma ci sono anche voci contrarie a questa iniziativa personale. Come quella del curato di Nembro, don Matteo Cella, che ha chiesto al collega di rispettare i morti e non andare a Nembro, uno dei paesi che hanno pagato un prezzo alto alla prima ondata della pandemia.