Bianzano, "patto di residenza": bonus a chi resta e fa figli

Contro lo spopolamento il comune di Bianzano offre incentivi alle coppie under 35 che si impegnano a risiedere in paese almeno 4 anni

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Bianzano (Bergamo) -  Oltre ai tanti “bonus” che si sono moltiplicati in questo periodo di crisi pandemica per cercare di aiutare chi si trova in difficoltà, ve ne sono altri che con il Covid 19 non hanno nulla a che fare. A Bianzano, ad esempio, caratteristico borgo di appena 586 abitanti in provincia di Bergamo, steso su un terreno collinare a circa seicento metri di quota che domina le coste occidentali del lago d’Endine, l’amministrazione comunale ha deciso di istituire due “bonus” per contrastare il problema dello spopolamento, una delle maggiori emergenze che affliggono molti piccoli comuni collinari e montani delle valli bergamasche.

Non fa eccezione Bianzano, da anni alle prese con la fuga dal paese dei suoi residenti, soprattutto dei più giovani. Per arginare il fenomeno e il rischio di una ulteriore decrescita della popolazione nei prossimi anni, il Comune ha deciso di offrire incentivi non solo a chi sceglierà di restare ad abitare in paese, ma pure alle coppie che vorranno mettere al mondo dei figli: si tratta del bonus giovani coppie e del bonus bebè. Il primo consiste in un’elargizione di 500 euro che potranno ricevere soltanto coppie i cui partner non superino i 35 anni di età. Ma la cosa particolare e più importante di questa iniziativa è che l’incentivo comunale potrà essere elargito soltanto dopo che i diretti interessati abbiano sottoscritto un “patto di residenza”, cioè un accordo con l’amministrazione locale a mantenere la residenza a Bianzano per almeno quattro anni. In questo senso sarà necessario essere intestatari di un contratto d’affitto registrato all’Agenzia delle Entrate per un immobile che sorge nel territorio comunale, oppure essere proprietari della struttura in cui viene richiesta la residenza.

Spiega il sindaco di Bianzano, Nerella Zenoni: "Al momento abbiamo sette coppie che incontrano i requisiti per ottenere il contributo". il bonus bebè, invece, prevede un assegno di 250 euro ai nuovi nati. Un aspetto interessante è che entrambi i provvedimenti sono retroattivi, valgono cioè per neo-genitori e coppie che risiedono a Bianzano dall’ 1 gennaio 2020. "Da noi – sottolinea il primo cittadino – è possibile vivere a contatto con la natura, respirare aria migliore di quella che si respira in un centro affollato e trafficato e vivere nel contesto di una comunità tranquilla. Questi contributi, uniti alle caratteristiche della zona, pensiamo che siano uno strumento efficace per contribuire ad arginare, nei limiti del possibile, il pericolo dello spopolamento che incombe sul nostro paese come in molte altre zone montane".

L’amministrazione guidata da Nerella Zenoni, eletta nel maggio del 2019 a capo della lista civica Uniti per Bianzano, punta molto sulla possibilità di rendre attrattivo il territorio, soprattutto attraverso la valorizzazione delle bellezze ambientali e delle tradizioni storiche locali. E non mancano le scelte che fanno discutere: nel maggio scorso, ad esempio, la sindaca ha firmato un’ordinanza che vieta l’installazione dei ripetitori per il 5G e la connessione internet superveloce. "L’ho fatto per tutelare la salute dei cittadini – ha spiegato Nerella Zenoni– il bene più importante, a maggior ragione oggi".