Omicidio Seriate, la chiave del delitto nei coltelli sequestrati dai Ris

Sono trascorse due settimane dall’omicidio della professoressa Gianna Del Gaudio, 63 anni, uccisa nella notte tra il 26 e il 27 agosto nella villetta di piazza Madonna della Neve e ancora rimangono sul tavolo una serie di interrogativi

Gianna Del Gaudio

Gianna Del Gaudio

Bergamo, 10 settembre 2016 - Sono trascorse due settimane dall’omicidio della professoressa Gianna Del Gaudio, 63 anni, uccisa nella notte tra il 26 e il 27 agosto nella villetta di piazza Madonna della Neve, a Seriate, e ancora rimangono sul tavolo una serie di interrogativi. Per quel delitto è indagato a piede libero il marito Antonio Tizzani, 68 anni, capostazione in pensione. Ha raccontato agli inquirenti di aver visto un uomo incappucciato in casa che frugava della borsa della moglie, a terra morta, e che poi è fuggito.

Una versione che non convince: allo stato non ci sono riscontri. Nemmeno dalle telecamere. Così come non si sa ancora dove sia finita l’arma usata per uccidere. I carabinieri hanno sequestrato tutti i coltelli dalla casa dei Tizzani, alcuni sarebbero compatibili con la ferita inferta alla gola. Ma la svolta nelle indagini, coordinate dal pm, Laura Cocucci, ci sarà appena si conosceranno gli esiti degli accertamenti dei Ris di Parma. Le analisi dei Ris rappresentano uno spartiacque, perchè se venissero trovate impronte o tracce di un estraneo miste al sangue della vittima, la versione di Tizzani troverebbe un supporto. Se invece si rilevassero tracce del marito, la questione diventerebbe molto più complicata.

Tizzani ha sempre sostenuto di non aver toccato la moglie, e se corrisponde al vero quello che sostiene, in teoria non si sarebbe nemmeno sporcato di sangue. Altro aspetto su cui si stanno concentrando gli investigatori, è il rapporto tra marito e moglie, che parenti e conoscenti hanno definito idilliaco. Ma da quello che trapela agli inquirenti non sarebbe proprio così. Un aspetto che potrebbe anche celare la chiave del giallo.