
Mussulmani in preghiera
Zingonia (Bergamo), 11 marzo 2021 - Tempo scaduto. I settemila fedeli musulmani che gravitano intorno alla moschea di Ciserano di Zingonia, situata nei capannoni di corso Europa 53 devono cercarsi una nuova sede. Scadono infatti ad aprile i due anni dell’accordo sottoscritto dall’amministrazione di Ciserano con l’associazione culturale islamica Arrahma, che gestisce il centro di preghiera, e che prevedeva l’utilizzo temporaneo dell’edificio di corso Europa, sebbene l’area avesse una destinazione urbanistica produttiva e fosse priva dei necessari parcheggi.
I cinque Comuni che fanno parte del quartiere di Zingonia - Ciserano, Verdellino, Verdello, Osio Sotto e Boltiere - si stanno confrontando con l’associazione in cerca di una soluzione. Sul tavolo sono state avanzate due ipotesi, già scartate per vari motivi: una a Boltiere, al centro commerciale dove si trova il supermercato Sigma, i cui negozi al piano terra sono vuoti; l’altra, invece, a Verdello, all’ex centro revisioni di fronte al centro commerciale Francesca. La ricerca di una nuova sede per la moschea è in corso: fondamentale che ci sia un’ampio parcheggio.
Spiega la sindaca di Ciserano Caterina Vitali: "Resta il fatto che dove si trova ora l’associazione Arrahma non può rimanere in via definitiva. Non è certamente una posizione preconcetta contro il centro di preghiera islamico, ma esistono criticità da diversi punti di vista, come, per fare un esempio, i disagi alla circolazione della zona provocati dalle moltissime persone che, soprattutto il venerdì, raggiungono la moschea per pregare. Due anni fa il Comune aveva accettato il trasferimento nei capannoni di corso Europa perchè era più importante che la demolizione dei complessi condominiali Anna e Athena proseguisse senza intoppi. Ora, però, è necessario trovare un’alternativa". "Sono convinto che, alla fine, si riuscirà a trovare una soluzione - sostiene l’ex sindaco, ora assessore alla Riqualificazione urbana di Ciserano, Enea Bagini -. Questa volta anche gli altri comuni hanno compreso che tutti devono fare la propria parte e Arrahma vuole trovare una sede definitiva”.