REDAZIONE BERGAMO

Morì scivolando in un cantiere, due rinvii a giudizio

La caduta fatale dell’anziano inguaia il direttore dei lavori e il responsabile sicurezza

Era morto il 22 ottobre 2018, dopo essere inciampato in alcune assi del cantiere di via Statuto, in città. Per Franco Abbate, 81 anni, la caduta era stata fatale. Per quella disgrazia due persone sono state rinviate a giudizio con l’accusa di omicidio colposo. Ieri mattina l’udienza preliminare davanti al gup Alessia Solombrino. A giudizio un architetto P.V. direttore dei lavori nel cantiere, difeso dall’avvocato Marco De Cobelli, e A.E. responsabile della sicurezza della ditta esecutrice, difeso dall’avvocato Gianfranco Ceci.

Stralciata per vizio di notifica la posizione di G.D.N. all’epoca direttore operativo dei lavori, difeso dall’avvocato Simone Giuliani. È stato invece prosciolto l’ingegnere R.B., assistito dall’avvocato Giacomo Gozzini. Il quinto indagato, fratello, S.V. che era coordinatore della sicurezza, è morto lo scorso aprile, come ha spiegato il suo legale Barbara Bruni. Il processo prenderà il via il 31 marzo. Quel giorno Abbate, ex bancario (fino al giorno della pensione aveva lavorato alla Banca popolare di Bergamo) stava passeggiando con il figlio in via Statuto dove Cassa depositi e prestiti aveva avviato i lavori per rifare l’incrocio con via XXIV maggio. Mentre stava camminando l’81enne aveva messo male il piede su alcune assi di quel cantiere e cadde rovinosamente sull’asfalto. F.D.