MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Lotta alle morti bianche: “Mancano ispettori del lavoro e personale nelle Questure”

Nella Bergamasca sono già stati 969 gli infortuni nel solo mese di gennaio 2024. La Cisl: faremo centinaia di assemblee fra le maestranze e sui territori dell’intero Paese

Soccorsi

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Bergamo – Una strage infinita , una vera e propria piaga sociale. La recente tragedia di Firenze - il crollo nel cantiere di una famosa catena di supermercati, con il bilancio tragico di cinque operai morti - ha riportato il tema della sicurezza sul lavoro al centro dell’attenzione e del dibattito. Per fronteggiare il fenomeno, la Cisl nazionale lancia "Fermiamo la scia di sangue", mobilitazione su scala nazionale per fare sensibilizzazione.

L’iniziativa è partita da Bergamo, dove ieri mattina alla Camera di commercio i delegati del sindacato si sono riuniti in assemblea, alla presenza di Mattia Pirulli, della segreteria nazionale della Cisl. Dalla tavola rotonda sono emersi numeri drammatici per la Bergamasca: sono già stati 969 gli infortuni sul lavoro nel mese di gennaio 2024, di cui due mortali (in Lombardia, più di 8mila infortuni e 12 morti). Una situazione, per quanto riguarda la provincia di Bergamo, in ascesa rispetto al gennaio 2023.

"Il personale delle amministrazioni pubbliche - ha sottolineato nel suo intervento Francesco Corna, segretario della Cisl di Bergamo - è insufficiente per garantire un servizio di controllo adeguato. Oltre alle insufficienze degli organici dell’Ispettorato del lavoro, manca personale in Prefettura e Questura, cioè in posti che agevolerebbero la regolarizzazione di molti lavoratori extracomunitari, indispensabili alla nostra economia e all’emersione del lavoro nero, spesso alla base degli incidenti più gravi".

"Quanto sta accadendo quotidianamente in termini di morti e infortuni - ha invece spiegato Mattia Pirulli - ci obbliga a una mobilitazione lunga che parta dai territori. Faremo centinaia di assemblee nei luoghi di lavoro e sui territori dell’intero Paese. Ma ci vogliono maggiori controlli. Il governo ha dato un primo segnale con nuove assunzioni per le ispezioni (un nuovo concorso è stato annunciato nei giorni scorsi, ndr.), ma devono essercene ancora di più per arrivare davvero a coprire i luoghi di lavoro in maniera capillare. Va poi rafforzata la formazione nelle aziende. Siamo favorevoli anche all’introduzione della patente a punti per le imprese legata a regolarità o irregolarità dei propri lavoratori, con penalizzazioni per chi perde punti".