Long Covid oltre i 12 mesi: studio innovativo al Papa Giovanni di Bergamo

Il progetto, che ha ricevuto un finanziamento di 500.000 euro, è coordinato da Maria Sessa, direttore della Neurologia dell'ospedale di Bergamo

Le prospettive dell'ultima ricerca sul Covid sono impressionanti

Le prospettive dell'ultima ricerca sul Covid sono impressionanti

Bergamo, 29 giugno 2022 -  Aumentare e diffondere la conoscenza sul long-Covid, ossia l'insieme dei disturbi e manifestazioni cliniche che persistono dopo l'infezione anche a più di un anno "sia nella popolazione generale sia nei soggetti altamente vulnerabili". E' questo il focus di un progettto multidisciplinare coordinato dal reparto di Neurologia dell'ospedale Papa Giovanni XIII di Bergamo, che ha ricevuto un finanziamento di 500.000 euro da Fondazione Cariplo e che vede la collaborazione, delle Asst di Mantova e Cremona, e delle associazioni nazionali Sclerosi Multipla (AISM) e Pazienti Anticoagulati (AIPA).

Sebbene si possa prevedere che una percentuale rilevante di pazienti con long-Covid guarisca, non sono disponibili dati sul monitoraggio, cioè oltre i dodici mesi. Proprio per questo, i dati sulla persistenza a lungo termine del long-Covid saranno estremamente rilevanti "per il processo di pianificazione e gestione strategica del sistema sanitario".

La Lombardia orientale, che comprende le province di Bergamo, Mantova e Cremona, è stata infatti la prima area colpita dall'epidemia di SARS-CoV-2 in Europa, alla fine di febbraio 2020. Alla fine del settembre successivo le tre province rappresentavano più del 25% di tutti i pazienti colpiti da Covid-19 in Lombardia. L'alleanza interprovinciale si prefigge dunque di offrire l'opportunità di includere una popolazione molto ampia, "con il più lungo follow-up disponibile nei Paesi occidentali". La Fondazione per la Ricerca dell'Ospedale di Bergamo contribuirà fornendo un supporto per l'analisi statistica e la divulgazione.

Il progetto, dal titolo 'Multimodal assessment of persistent post-COVID condition at more than one year in East Lombardy. Patient-driven focus on high vulnerable populations', è coordinato dalla direttrice del reparto di Neurologia al Papa Giovanni Maria Sessa, con la collaborazione delle unità di Malattie Infettive, Pneumologia, Neuroradiologia, Psicologia e Medicina Trasfusionale. "Integreremo i risultati derivati dagli obiettivi principali con i dati ottenuti dalla revisione della letteratura più recente e delle linee guida attuali delle società scientifiche e prepareremo del materiale informativo", spiega Sessa. Oltre agli obiettivi principali, il progetto secondo la coordinatrice "affronta la necessità di approcci multidisciplinari e multispecialistici alla valutazione e alla gestione, e intende creare un'alleanza tra gli specialisti che sia coerente con la recente riforma del sistema sociosanitario lombardo".