L’inverno impazzito regala siccità. Dimezzata la portata di laghi e fiumi lombardi

Nei prossimi giorni convocato in Regione un vertice per affrontare l’emergenza. Sono esauriti anche gli invasi

Il Lago di Como: livello in picchiata

Il Lago di Como: livello in picchiata

Bergamo - Non si parla ancora di allarme, ma le istituzioni hanno iniziato ad alzare la guardia. Anche la Bergamasca è interessata dal fenomeno della siccità, visto che non piove e non nevica in maniera consistente da quasi due mesi. E le conseguenze si fanno sentire in modo grave. Da quasi quattro mesi il livello dell’acqua del lago d’Iseo è in caduta libera: era 66,9 centimetri sopra lo zero idrometrico l’8 ottobre scorso, nei giorni scorsi è arrivato a 9,2 centimetri sotto il parametro di riferimento. La situazione non è rosea neanche per i fiumi della Bergamasca: le scorte idriche nel bacino del Brembo sono sotto del 77,5% rispetto alla media del periodo; quelle del fiume Serio del 63,6%; quelle dell’Oglio del 66,6%. Regione Lombardia nei prossimi giorni convocherà un primo tavolo di confronto per affrontare quella che potrebbe presto diventare una vera e propria emergenza. Saranno presenti tutti i soggetti che hanno a che fare con la gestione dell’acqua, anche se a tremare è soprattutto l’agricoltura.

"Degli ultimi dieci anni, il peggiore sotto il profilo delle scorte idriche è stato il 2016. Non siamo a quel livello, ma stiamo monitorando con estrema attenzione il progressivo calo delle portate delle sorgenti e gli effetti innescati dalla mancanza di precipitazioni - spiega Pierangelo Bertocchi, amministratore delegato di Uniacque, la società che gestisce il ciclo idrico integrato in provincia di Bergamo - A oggi non risultano carenze di approvvigionamento né interruzione del servizio, ma l’evoluzione è da tenere monitorata con grande attenzione".

Hanno sempre più sete anche l’Adda e il lago di Como. La riserva idrica è inferiore del 56% rispetto alla media degli ultimi 15 anni e il livello del Lario resta basso, con una situazione da bollino rosso, perché l’acqua che entra è il 40% in meno di quella che esce. Anche gli invasi artificiali sono a secco. "Per quanto concerne le singole componenti, il volume invasato negli invasi artificiali è inferiore alla media del -32.1% - spiegano gli esperti di Arpa Lombardia, Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, riferendosi al bacino dell’Adda -. Il volume invasato nel lago di Como risulta invece inferiore alla media del periodo di riferimento del 47,3%". Sta sparendo pure il manto nevoso in quota che alimenta l’Adda e di conseguenza il lago sciogliendosi durante la primavera e l’estate: è inferiore del 63% rispetto al solito.