
Ora si parte. Dopo due anni, si sblocca la rinascita di “Zingonia“, progetto urbano di città a misura dei lavoratori...
Ora si parte. Dopo due anni, si sblocca la rinascita di “Zingonia“, progetto urbano di città a misura dei lavoratori realizzato nella seconda metà degli anni ‘60, su richiesta dell’imprenditore Renzo Zingone, ma con il passare degli anni diventata una delle zone più degradate tanto da essere soprannominata la Scampia della Bergamasca. Fino a qualche anno fa, la zona è stata completamente bonificata e sono partiti i progetti di riqualificazione. Un percorso che si è rallentato dopo l’abbattimento, datato ormai cinque anni fa, dei sei condomini Anna e Athena in corso Europa, teatro di spaccio. I progetti ora finalmente partiranno all’insegna della sicurezza, dopo che il collegio di vigilanza dell’accordo di programma ha approvato il piano, finanziato con 300mila euro da Regione Lombardia.
Il progetto poggia sul potenziamento della videosorveglianza nelle aree più sensibili e sul rafforzamento della presenza di guardie giurate e delle forze dell’ordine sul territorio. Ma anche sul sostegno a progetti di prevenzione e inclusione sociale, in sinergia con le amministrazioni locali. "L’intervento - spiega l’assessore regionale alla Casa e Housing sociale Paolo Franco - punta a trasformare Zingonia in un esempio virtuoso di riqualificazione e rinascita. L’obiettivo è un territorio dove le famiglie possano sentirsi finalmente sicure e si possano costruire opportunità di sviluppo sociale ed economico". Oltre al piano per la sicurezza, è stata approvata la divisione dell’area delle torri in due lotti da 10mila metri quadrati che verranno venduti con aste separate. In questo modo si potrà procedere più facilmente alla loro alienazione ai privati a cui spetterà poi il compito delle nuove edificazioni.
Michele Andreucci