Incidente a Treviglio, auto contro guardrail: muore il campione di nuoto Stefano Iacobone

L’urto, fortissimo, non ha lasciato scampo al 31enne di Milano, da anni residente nella Bergamasca

Stefano Iacobone

Stefano Iacobone

Bergamo, 23 marzo 2019 - Era un campione di nuoto Stefano Iacobone, il 31enne di Milano da tempo residente a Treviglio che l’altra notte ha perso la vita in un incidente sulla Statale 42, tra Arcene e Treviglio. Stefano stava rientrando a casa dopo aver trascorso una serata tra amici. Era alla guida della sua Peugeot 207: sulla via del ritorno lo schianto improvviso contro il guardrail, in via Bergamo, all’altezza della concessionaria Daihatsu. L’auto diretta verso il centro ha invaso la corsia opposta, schiantandosi contro la protezione che delimita la strada. L’urto, fortissimo, non ha lasciato scampo. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia stradale di Treviglio, i carabinieri, i vigili del fuoco.

Stefano Iacobone era molto conosciuto a Treviglio dove si era trasferito per seguire la sua grande passione: il nuoto. E proprio nella città della Bassa Stefano lavorava come istruttore di palestra nella piscina comunale dove si allenava, lavoro che alternava a quello di barman in un locale di Bergamo. Distrutto dal dolore il papà Antonio: «Stefano era un ragazzo meraviglioso. Era uscito di casa giovanissimo per inseguire i suoi sogni. Era un grande sportivo e non solo nel nuoto. Da poco si era iscritto all’università per conseguire una laurea».

Stefano Iacobone era tesserato per la società Master Melzo, ha gareggiato per il team Lombardia Mgm e per l’Ispra nuoto, allenato da Stefano Morini. È stato campione italiano nei 100 farfalla e ha stabilito nel 2009 il record italiano della staffetta 4×100 mista in vasca corta, spiega la Federnuoto. Il mondo del nuoto piange per la morte dell’atleta. La Federazione italiana - Comitato regionale lo ha ricordato con un post sul proprio sito: «Stefano Iacobone è stato un atleta di valore assoluto. Ai familiari e agli amici le più sentite condoglianze del presidente Paolo Barelli, dei presidenti onorari Lorenzo Ravina e Salvatore Montella, dei vicepresidenti Andrea Pieri, Francesco Postiglione e Teresa Frassinetti, del segretario generale Antonello Panza, del consiglio e degli uffici federali, e di tutto il movimento natatorio azzurro