Bergamo, inchiesta sull'immigrazione clandestina: l'agente va ai domiciliari

Il gip Federica Gaudino ha concesso i domiciliari al sovrintendente in servizio alla Polizia di frontiera di Orio al Serio. Verrà anche ascoltato dai magistrati il sindaco di Treviglio

Un video dell'inchiesta bergamasca

Un video dell'inchiesta bergamasca

Bergamo -  Il gip Federica Gaud ha concesso i domiciliari a Antonino Pistone, 57 anni, il sovrintendente in servizio alla Polizia di frontiera di Orio al Serio arrestato nell’ambito dell’inchiesta della procura (pm Silvia Marchina) sull’immigrazione clandestina. Due i motivi alla base della decisione: le ammissioni fatte dallo stesso Pistone (difeso dall’avvocato Casetta) in sede di interrogatorio di garanzia davanti al giudice delle indagini preliminari, e la sua posizione, sospensione dall’incarico che ricopriva alla Polizia di frontiera, una situazione che non gli permetterebbe di coltivare i rapporti e inquinare le prove. Mentre resta in carcere l’albanese Elmonda Popa, 36 anni, titolare dell’agenzia “Tutti i colori del mondo“ finita in manette per corruzione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in concorso con Pistone. Il suo difensore ha già annunciato il ricorso al Riesame. L’agenzia per il disbrigo delle pratiche per gli immigrati e non solo, con sede a Treviglio, è sotto sequestro.

Ai domiciliari anche la collaboratrice della Popa, Regina De Simone: quest’ultima, tramite il suo avvocato, ha fatto sapere di voler collaborare. Comunque tutti e tre saranno sentiti di nuovo dal pm perché ci sono ancora degli aspetti della vicenda da chiarire. Oltre al filone degli immigrati potrebbero aprirsi nuovi fronti su cui indagare. Di sicuro dei rapporti tra la Popa e il sindaco di Treviglio, Juri Imeri.

Nell’ordinanza di custodia cautelare il gip ha riassunto una intercettazione della 36enne albanese con un altro interlocutore in cui parla del primo cittadino di Treviglio. Una telefonata captata da una “cimice“ ambientale in cui la Popa avrebbe promesso favori in cambio di voti alle prossime competizioni elettorali da parte dei suoi clienti che avevano ottenuto la cittadinanza. Un sostegno, come precisato dalla titolare dell’agenzia, come una sua iniziativa personale negando l’esistenza di un voto di scambio.

Comunque, per chiarire la questione, dopo i nuovi interrogatori dei tre verrà ascoltato negli uffici di piazza Dante il sindaco di Treviglio come persona informata sui fatti. E del resto proprio il rapporto tra l’agenzia “Tutti i colori del mondo“ e il Comune di Treviglio sono finiti sotto la lente dell’opposizione. Oggi pomeriggio è in agenda la commissione trasparenza e poi il consiglio comunale.