Bergamo, richiamati in servizio salvano due vite all'ospedale Papa Giovanni XXIII

Un intervento di dissecazione e un trapianto di cuore con un’equipe d’emergenza

Lo staff della Cardiochirugia dell’ospedale bergamasco davanti al blocco operatorio

Lo staff della Cardiochirugia dell’ospedale bergamasco davanti al blocco operatorio

Bergamo, 23 ottobre 2019 -  Grazie alla professionalità e alla disponibilità di tre infermiere e di un tecnico della perfusione, rientrati in servizio in piena notte perché i colleghi reperibili erano già impegnati in una delicata operazione, l’equipe di Cardiochirurgia dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, al termine di due interventi effettuati contemporaneamente, è riuscita a salvare due vite: quella di un uomo di 67 anni, che lamentava la dissecazione dell’aorta, e quella di un 63enne sottoposto a trapianto di cuore. I due interventi sono stati effettuati nella notte tra lunedì 7 e martedì 8 ottobre.

Ma andiamo con ordine. Sono le 19 di lunedì 7 ottobre, quando Amedeo Terzi, responsabile del centro trapianti di cuore, viene avvisato della disponibilità di un cuore. È la telefonata che il 63enne, affetto da una grave insufficienza cardiaca, ricoverato da tre mesi in Terapia Intensiva, aspettava da tempo. Scatta immediatamente la macchina rodata del prelievo e del trapianto. Viene allertata l’equipe reperibile della Cardiochirurgia, che eseguirà il trapianto, e quella del prelievo, la cui partenza è fissata per le 23 (l’intervento, invece, è in programma alle 2,30). Le cose si complicano quando in pronto soccorso si presenta il paziente di 67 anni, al quale viene diagnosticata la dissecazione dell’aorta. L’equipe che interviene è quella che è stata allertata per il trapianto di cuore. L’alternativa a questo punto è una sola: richiamare in servizio gli operatori necessari per organizzare una seconda squadra per eseguire il trapianto di cuore. I quattro operatori - la strumentista Elisabetta Salvi, l’infermiera Cristina Salvi, l’Oss Claudia Comensoli e il tecnico di perfusione Vincenzo Bruno - si dicono disponibili a raggiungere l’ospedale e a trascorrere la notte insonne in sala operatoria. A mezzanotte viene così organizzata la nuova equipe e qualche ora dopo viene effettuato il trapianto di cuore.

Il decorso operatorio dei due pazienti è giudicato buono dai medici. «Ringrazio personalmente i quattro operatori che sono rientrati in servizio in piena notte per consentire lo svolgimento di due delicate operazioni – sottolinea Fabio Pezzoli, direttore sanitario dell’Asst Papa Giovanni XXIII –. Hanno dimostrato una grande professionalità e attaccamento al loro difficile lavoro».