È realtà il nuovo cavalcavia. Resta un nodo: il ricorso al Tar

Il nuovo cavalcavia a Fiorano al Serio ripristina il collegamento tra i comuni, ma il varo definitivo è previsto per giugno. Il Comune contesta la decisione di Regione Lombardia, sostenendo la rilevanza sovracomunale del ponte.

È realtà il nuovo cavalcavia. Resta un nodo: il ricorso al Tar

È realtà il nuovo cavalcavia. Resta un nodo: il ricorso al Tar

FIORANO AL SERIO (Bergamo)

L’odissea è quasi finita. Tra sabato e domenica è stato posizionato l’impalcato d’acciaio del nuovo cavalcavia sovrastante la strada statale 671 della media Valle Seriana, destinato a ripristinare il collegamento diretto tra i comuni di Fiorano al Serio e Casnigo. Per il varo definitivo della nuova infrastruttura, però, bisognerà attendere ancora qualche mese, probabilmente fino a giugno. Il vecchio ponte, danneggiato due volte tra il 2021 e il 2023 da mezzi pesanti che viaggiavano in superstrada, è stato demolito lo scorso 17 febbraio. Il ripristino del collegamento tra Fiorano e Casnigo fornirà sollievo a numerosi abitanti della media Valle Seriana che per quasi tre anni (salvo un anno e mezzo circa di senso unico in direzione Casnigo, sino al secondo incidente al ponte) sono stati costretti ad allungare il percorso passando per la rotonda di Vertova. La vicenda non è ancora finita. Di mezzo, infatti, c’è un ricorso al Tar promosso dal Comune di Fiorano al Serio, che si è visto rigettare da Regione Lombardia la richiesta di riclassificare il tratto del ponte come strada provinciale (e non più comunale). La motivazione? Il collegamento è già garantito, passando da Gazzaniga o dalla rotatoria di Vertova, la risposta del Pirellone.

L’amministrazione comunale, non convinta, ha deciso di agire richiamando le norme che classificano le strade. "Il tratto del ponte ha rilevanza sovracomunale e la sua chiusura ne ha dato dimostrazione", spiega il sindaco di Fiorano al Serio Andrea Bolandrina. Il primo cittadino qualche settimana fa si è detto deluso dal fatto che la Comunità montana e i Comuni vicini, soprattutto quelli del Val Gandino che inizialmente avevano fatto fronte comune per accelerare le tempistiche dei lavori di Anas, non abbiano poi di fatto supportato Fiorano nel ricorso, con l’eccezione del Comune di Gandino.

M.A.