Bergamo, maxi donazione all'Ospedale: un dono per le cure palliative

Al reparto incurabilidel Papa Giovanni arrivano 230mila euro

Michele Fortis, Valentina Strappa, Arnaldo Minetti,  Carlo Nicora  e Roberto Labianca

Michele Fortis, Valentina Strappa, Arnaldo Minetti, Carlo Nicora e Roberto Labianca

Bergamo, 21 dicembre 2018 - Anche per il 2019 arrivano 230mila euro dall’associazione “Cure palliative” onlus all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, che garantirà la presenza di otto operatori per l’assistenza ai quasi quattromila malati inguaribili, in fase avanzata, trattati dalla struttura. Il contributo economico assicurerà per tutto il 2019 le prestazione degli operatori con specifica professionalità, per continuare a garantire cura e assistenza sia in degenza che a domicilio.

Nello specifico, dei 230mila euro - di cui 62.518 euro già versati e disponibili - 132.800 euro permetteranno di rinnovare i contratti di quattro operatori in servizio all’hospice “Kika Mamoli” di Borgo Palazzo, per tutto il 2019. Si tratta di due medici palliativisti, una psicologa e una data manager che si uniranno all’equipe già operativa dell’hospice. Sempre per lo stesso anno, l’associazione “Cure palliative” metterà a disposizione del “Kika Mamoli” altri 97.400 euro per il rinnovo di quattro contratti ad altrettanti professionisti: due medici palliativisti attivi anche a domicilio, una psicologa e un’ausiliaria.

Le risorse sosterranno, così, l’ospedale, anche, nel suo ruolo di capofila coordinatore della “Rete provinciale integrata” che, oltre alla struttura di Borgo Palazzo, riunisce altri sei hospice della provincia e i soggetti accreditati per le cure a domicilio del territorio. «Da gennaio a novembre 2018 - spiega il direttore generale dell’Asst Papa Giovanni XXIII, Carlo Nicora - l’Unità di cure palliative, terapia del dolore e hospice, diretta da Roberto Labianca, ha registrato 194 ricoveri impegnando l’equipe medico-infermieristica, anche, nell’ospedalizzazione domiciliare per 74 malati, erogando oltre 6.400 prestazioni ambulatoriali». Ma non è tutto: l’associazione “Cure palliative” ha già previsto, per il 2019, la somma di 57.400 euro per l’operatività della segreteria mentre altri 140mila euro per la formazione degli operatori, per la Pet teraphy, il lavoro con le scuole e l’università, gli spettacoli, il coro, la promozione di eventi sportivi, lo sviluppo del sito e la campagna di comunicazione.