Coronavirus, Gori: "Secretati i dati dei decessi per provincia". La Regione: falso

Botta e risposta sui dati delle vittime covid tra il primo cittadino di Bergamo e Regione Lombardia

Giorgio Gori

Giorgio Gori

Bergamo, 11 giugno 2020 - "Leggo che in Lombardia ieri ci sono stati 32 decessi per Covid. Non si sa però dove, in quale provincia, perché la Regione non comunica più i dati divisi. Da quando abbiamo segnalato che i decessi reali erano molti di più di quelli ''ufficiali'', hanno secretato i dati per provincia". E' quanto scrive in un tweet Giorgio Gori, sindaco di Bergamo.

In un altro tweet il primo cittadino di Bergamo sottolinea che "neppure i dati sui guariti vengono più comunicati, e sì che sarebbero importanti per capire che oggi le persone ammalate sono poche". "Spero - conclude Gori - che il nuovo dg della Sanità Marco Trivelli parta da qui, dai dati e dalla trasparenza".  Poi  ha rincarato la dose in un terzo messaggio sul numero dei contagi. "Aggiungo - ha scritto Gori - che non vengono comunicati neanche i dati dei positivi #Covid divisi per singolo comune".

"Quanto scrive il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, non corrisponde al vero ed è privo di qualsiasi fondamento. La diffusione dei dati relativi al Coronavirus da parte di Regione Lombardia verso le autorità sanitarie e verso i mezzi di informazione non è cambiata e continua a essere la stessa. Sostenere, per alimentare la polemica politica e senza alcun riscontro veritiero, che la Regione 'secreti' i dati non fa onore a chi rappresenta le Istituzioni", scrive in una nota la Regione Lombardia.

"Il sindaco Gori confonde un sito regionale per comunicare ai cittadini informazioni sullo sviluppo epidemiologico del coronavirus sul territorio, con i report ufficiali - scrive in una nota -che quotidianamente vengono trasmessi alle autorità sanitarie e alla Protezione civile, declinati in modo completo e suddivisi per Province e Comuni". "Informazioni - prosegue Palazzo Lombardia - che vengono altresì inviate alle Prefetture che provvedono a trasmetterle alle Amministrazioni comunali, compresa la sua. Appare imbarazzante che un sindaco come lui incorra in un simile errore". "Forse se anziché esternare su Twitter - conclude la nota - si fosse rivolto alla sua Prefettura di riferimento, avrebbe evitato di creare una nuova inutile polemica, di cui i cittadini non hanno bisogno".ù