Coronavirus a Bergamo, solidarietà dalla Cina per il Papa Giovanni

Senza sosta le donazioni al nosocomio di riferimento per Bergamo anche grazie agli “emigranti“ e a imprenditori che hanno sedi all'ombra del Dragone

Lavoro senza sosta all’interno dei reparti

Lavoro senza sosta all’interno dei reparti

Bergamo, 3 aprile 2020 -  Prosegue senza sosta il ponte di solidarietà dalla Cina all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, la struttura sanitaria maggiormente impegnata ad affrontare l’emergenza coronavirus. Oltre alle donazioni di numerosi italiani, lombardi e bergamaschi che vivono in Cina e cinesi amici dell’Italia, il nosocomio cittadino sta ricevendo decine di mascherine, camici, saturimetri e sovrascarpe destinate a medici e infermieri anche dalle comunità cattoliche cinesi, dalle società bergamasche presenti nella terra del Dragone, per esempio Eutron-Savio Shandong, Pmg Spa, Radici plastics Suzhou. A coordinare il tutto, l’avvocato Giovanni Pisacane, dello studio “Gwa Law, Tax &Accointing” di Shangai, che da 16 anni supporta le aziende italiane che intendono stabilirsi in Cina, mentre quando è in Italia vive a Bergamo.

Nel dettaglio, sono state donate 60mila mascherine chirurgiche, di cui oltre 30mila consegnate; 720 mascherine ffp1 consegnate e 6mila ffp2, la metà già in Italia; mille ffp3 in arrivo; oltre 120mila guanti in nitrile; 1.000 occhiali protettivi; 1.500 camici impermeabili; 130 pulsossimetri; 60 termometri contact less; 20 caschi per la ventilazione. E ancora, 4mila cuffie per capelli, 800 copriscarpe e tante altre attrezzature mediche e disinfettanti professionali. Intanto per oggi è previsto l’arrivo di un carico dal grande valore simbolico: 9mila mascherine donate da una società di Wuhan, epicentro cinese del disastro Covid-19.

E sempre dalla Cina arrivano 16mila mascherine chirurgiche inviate dall’ex calciatore Roberto Donadoni, bergamasco di Cisano, ex ct della Nazionale azzurra, che allena la squadra cinese dello Schenzen. Il Gruppo Trussardi, invece, proprio per continuare nel suo impegno a fianco della terapia intensiva dell’ospedale Papa Giovanni XXIII, estenderà fino a domenica la raccolta fondi a favore di Cesvi per sostenere l’acquisto di respiratori e ventilatori polmonari per il nosocomio cittadino, in emergenza Covid-19, e per l’assistenza agli anziani in solitudine. Non solo. Grazie al progetto Covid-19-Emergency del Rotary Distretto 2042, sono state consegnate mille mascherine ffp2, donate da Itema Group, al Comune di Bergamo.

Nella lotta al coronavirus scende in campo anche l’Aci di Bergamo, che ha donato 20mila euro (5mila all’Anpas, 5mila alla Croce Rossa e 10mila all’Ana per l’allestimento dell’ospedale da campo alla Fiera). Infine, anche Ibm Italia sostiene l’ospedale Papa Giovanni, al quale ha donato 250mila euro. "La struttura orobica - si legge in una nota - è stata scelta perchè simbolo, in tutto il mondo, degli asforzi messi in campo da un intero Paese e per lo spirito di sacrificio dedicato alla cura del più alto numero possibile di vite umane".