Coronavirus: a Bergamo sindacati, Ats e aziende firmano protocollo per la ripartenza

Definite le procedure per garantire le migliori condizioni di salute all'interno delle aziende

Coronavirus e fase 2, al lavoro con le mascherine (Ansa)

Coronavirus e fase 2, al lavoro con le mascherine (Ansa)

Milano, 21 aprile 2020 - Le associazioni imprenditoriali di Bergamo, sindacati e azienda sanitaria locale (Ats) hanno firmato un protocollo integrativo provinciale per la sicurezza in azienda, in vista della ripartenza dell'operatività, dopo il blocco imposto con l'emergenza coronavirus. Sono state definite congiuntamente, viene spiegato in una nota, le procedure per garantire le migliori condizioni di salute all'interno delle aziende e l'operatività necessaria alla ripartenza, con un testo che integra quello nazionale del 14 marzo per l'identificazione e l'applicazione delle buone pratiche per il contenimento della diffusione del coronavirus, trattando più nel dettaglio gli aspetti pratici per la sicurezza in azienda. 

A firmare sono state le associazioni imprenditoriali del settore manifatturiero Confindustria Bergamo, Compagnia delle Opere, Confartigianato Bergamo, Confimi Apindustria Bergamo, Cna Bergamo, Lia (Liberi imprenditori associati), Unione artigiani Bergamo, i sindacati provinciali Cgil, Cisl e Uil e l'Ats locale.

Tra i dettagli  previsti anche i tipi di dispositivi di protezione individuale, le misure organizzative da adottare per garantire il distanziamento sociale, il ruolo del medico competente, l'organizzazione degli uffici, delle aree di produzione e dei magazzini e l'utilizzo dei mezzi aziendali. "Con questo documento - commenta Stefano Scaglia, presidente di Confindustria Bergamo  - si conferma la stretta collaborazione con i sindacati e con Ats, che ha caratterizzato la nostra azione fin dai primissimi giorni di questa crisi, a supporto del sistema delle imprese, dei lavoratori, dei cittadini e di tutta la comunità bergamasca così duramente colpita. Questo protocollo dimostra come sia possibile dare priorità alla tutela della salute e allo stesso tempo renderla compatibile con l'esercizio dell'attività manifatturiera". "Tale accordo - aggiungono Gianni Peracchi, segretario generale Cgil Bergamo, Francesco Corna, segretario generale Cisl Bergamo, Angelo Nozza, segretario generale Uil Bergamo - pone le basi per una gestione condivisa tra imprese e rappresentanti dei lavoratori, con l'obiettivo di evitare azioni scoordinate e dannose per la salute".