City Angels, escono quando la città dorme per aiutare chiunque abbia bisogno

L’esperienza dei City Angels raccontata dai protagonisti

I volontari vanno di notte nelle zone più difficili della città

I volontari vanno di notte nelle zone più difficili della città

Bergamo, 29 agosto 2017 - Escono di notte e aiuntano chi dorme in strada. Sono i City Angels, gli angeli della città, che partono dalla sede di via Bono a Bergamo, e tutte le settimane, mercoledì e giovedì dalle 21 a mezzanotte, sorvegliano e vegliano sulla città, armati di passione, tenacia e amore per il prossimo. Un team di 17 volontari di strada d’emergenza che, una volta fatto un corso formativo e superato un esame, entrano in azione. Si tratta di una squadra di 10 uomini e 7 donne con età media intorno ai 40 anni, la cui missione va oltre i confini di razza, religione e ceto sociale. "È stata un’estate intensa, in cui siamo intervenuti in diversi contesti. Due squadre delle nostre pattuglie sono scese in strada e hanno fatto da spalla alla Croce rossa, durante un intervento in cui era coinvolto un senzatetto in difficolta", hanno raccontato alcuni volontari.

Angeli, dunque, anche della sicurezza e della sorveglianza, il cui lavoro si svolge esclusivamente la sera o durante la notte, spesso in collaborazione con le forze dell’ordine, intervenendo in casi di violenza o presidiando cortei e manifestazioni, come per la Strawoman e per la festa di Borgo Santa Caterina. Dal 2013 ad oggi, gli angeli si addentrano nelle zone più difficili della città, muniti di basco blu, simbolo delle forze di pace e maglietta rossa raffigurante un’aquila, per lottare contro la criminalità. È dunque, quando la città dorme, che questi volontari aiutano chi si trova ai margini delle strade, distribuiscono cibo, vestiti, coperte e una parola di conforto a migranti, tossicodipendenti, prostitute e a chiunque sia in cerca di aiuto. "Il lavoro degli Angeli è un volontariato particolare, definito di strada e di frontiera, dove non contano i muscoli ma il cuore, un lavoro che tocca con mano storie di vita vera, in cui fino a poco tempo fa erano soprattutto gli stranieri a chiedere aiuto, oggi, invece, tanti italiani", ha sottolineato Sergio Palazzo, responsabile dei volontari di Bergamo.